Un giudice indiano ha sostenuto a New Delhi, nella sentenza di assoluzione di un uomo accusato di stupro dalla sua segretaria, che il sesso prematrimoniale e' ''immorale'' e ''contrario ai principi di tutte le religioni''. Lo scrive oggi l'agenzia di stampa Pti. Virender Bhat, magistrato di un tribunale d'appello della capitale, ha respinto la denuncia per stupro di una donna di 29 anni del Punjab che ha accusato il suo datore di lavoro di avere avuto ripetuti rapporti sessuali con lei dietro la promessa di sposarla. Nel verdetto il giudice ha indicato che una donna adulta, istruita e inserita nel mondo del lavoro, che accetta di avere relazioni sessuali per una promessa di matrimonio, lo fa ''a suo rischio e pericolo''. Ritengo, ha aggiunto, che ''ogni rapporto sessuale tra due adulti che ha come presupposto un possibile matrimonio, non diventa stupro se la promessa poi non viene mantenuta dall'uomo''. ''Lui - ha concluso Bhat - può decidere o no di sposarsi. Lei deve capire di essersi impegnata in un atto che non solo e' immorale ma che e' anche contrario ai principi di tutte le religioni. Nessuna religione al mondo autorizza i rapporti prematrimoniali''.
Riproduzione riservata ©