Lavorano 20 ore al giorno, molto spesso senza ricevere alcun compenso. Sono totalmente sottoposte al volere dei datori di lavoro, esposte ai loro abusi verbali, alla violenza fisica e sessuale. E' questa la condizione drammatica in cui oggi si trovano a vivere 11,3 milioni di bambine nel mondo. Con la Campagna "Indifesa", Terre des Hommes dice basta alla violenza e allo sfruttamento delle bambine, per liberarle dalla schiavitù e garantire loro un'istruzione adeguata. Le testimonianze sul campo e l'Organizzazione Mondiale del Lavoro hanno lanciato l'allarme per le bambine schiave domestiche. Recluse nelle case dove lavorano, queste bambine non hanno più rapporti con i genitori e con i coetanei e spesso non vanno neanche a scuola e non percepiscono compenso. Un'infanzia negata, privata dell'istruzione e del gioco, un vuoto che segnerà per sempre la loro esistenza. Tra le oltre 11 milioni di minorenni lavoratrici domestiche, sono 7,5 milioni quelle costrette a lavorare in casa di estranei in condizioni inaccettabili. Purtroppo la lista dei diritti negati non si ferma qui: secondo i dati delle Nazioni Unite una bambina su 4 ha subito un abuso. E ancora, sono 16 milioni le bambine costrette ad accettare matrimoni e gravidanze precoci mettendo a rischio la loro salute e quella del loro bambino. Infine, 1,3 milioni di bambine sono costrette a prostituirsi. In Italia - rende noto Tdh - le minorenni vittime di reati come la violenza sessuale sono state 1.030 nel solo 2011. Prevenire e contrastare violenza e discriminazione contro le bambine, in Italia e nel mondo, sono gli obiettivi dei progetti della Campagna di Terre des Homme: da oggi al 14 ottobre è possibile contribuire a liberare 250 "bambine schiave domestiche" del Perù, inviando un sms al 45503. La campagna mira anche a sostenere l'istruzione delle bambine domestiche in Ecuador.
Riproduzione riservata ©