Rischia una pena fino a 4 anni di carcere, un massimo di tre per il furto di documento ed uno in più per l’aggravante. Nella piccola aula del tribunale vaticano comparirà insieme a Claudio Sciarpelletti, tecnico informatico della segreteria di Stato, imputato per favoreggiamento. Alle 9.30 inizierà il dibattimento che si svolgerà con la relazione del giudice relatore, quindi le parti avranno la possibilità di svolgere le loro attività difensive, infine la requisitoria del pubblico ministero, le arringhe difensive dell’imputato, che parla per ultimo. La confessione già resa da Gabriele sull’appropriazione dei documenti del papa non costituisce prova regina, ma dovrà essere confortata dall’accertamento dei fatti.
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