Slogan contro i leader dell’opposizione, contro Moussavi e Karrubi, e si alzano verso il cielo foto della guida suprema ayatollah Ali Kamenei. Erano decine di migliaia gli iraniani, chiamati in massa a partecipare al raduno del regime contro l’opposizione riformista. Manifestazioni a Teheran. Adunate in molte altre città. Minaccia Ahmadinejad, ricordando le manifestazioni che solo domenica hanno portato a altre 500 arresti: “Non basterà il pentimento”. Ma la minaccia più dura risale a ieri quando il rappresentante di Ali Khamenei evocava la pena di morte per tutti i leader dell’opposizione. Si mobilita la diplomazia internazionale: l’alto commissario per i diritti umani dell’ONU depreca l’eccessiva violenza usata dalle forze di sicurezza; gli Stati Uniti preparano – stando al Washington Post - nuove sanzioni, in particolare, contro i membri di governo coinvolti nelle repressioni di questi giorni e mirate a non penalizzare la popolazione. Condanna dalla Farnesina per le repressioni del giorni dell’Ashura definite dal sottosegretario Scotti, “di una violenza senza precedenti”.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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