Critiche all’Unione Europea per l’atteggiamento “orientato e parziale” arrivano dall’Ambasciatore dell’Iran a Bruxelles, Ali Asghar Kaji, che oggi ha espresso la sua formale protesta e chiesto alle autorità dell’Unione di non prendere “posizioni premature che potrebbero avere conseguenze. Intanto il presidente iraniano, Ahmadinejad, ha accusato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di parlare come Bush e di essere caduto nella trappola di alcuni Paesi europei, nel momento in cui ha inasprito la sua posizione nei confronti di Teheran, avvertendo che così sarà difficile avviare con la Repubblica islamica il dialogo che lo stesso Obama ha detto di volere. Dall’Iran le notizie trapelano con estrema difficoltà, quel poco che si riesce a sapere arriva attraverso il web, e si apprende che Karrubi, ex candidato riformista alle elezioni presidenziali, ha revocato un raduno convocato per commemorare i morti nelle manifestazioni di protesta dei giorni scorsi. Invece Musavi, l’ex candidato moderato, scrive sul suo sito che protestare per il risultato delle elezioni è ''un diritto costituzionale del popolo''. Anche per oggi è prevista una nuova protesta nel centro di Teheran, mentre sui blog sono apparse raccomandazioni da guerriglia urbana: fare «il maggior numero possibile di video e foto, non isolarsi, procedere sempre in gruppo dove non deve mancare chi riprende le immagini e chi ha il necessario per il pronto soccorso». Si invita anche «a non portare in ospedale i feriti o chi viene colpito da un proiettile, di filmare quanto avvenuto e nascondere la persona, anche se morta, per restituire in un secondo tempo il corpo alla famiglia».
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