Presentati all'Ospedale di Stato i dati sull'attività del servizio cure palliative territoriali, partito un anno fa. Oltre 7.200 le prestazioni ambulatoriali effettuate, 503 le visite mediche domiciliari e 313 accessi domiciliari infermieristici.
Dall'avvio del servizio di assistenza territoriale 61 i pazienti presi in carico; tra questi 22 ancora seguiti attivamente, 5 riaffidati all'oncologia ISS e 4 ai propri medici di medicina generale. 30 invece le persone assistite e accompagnate durante il fine vita, dato che sottolinea la natura cruciale dell'assistenza palliativa.
"L'obiettivo è quello di cercare di migliorare la qualità della vita il più possibili fino all'ultimo momento - afferma Mariella Mularoni, Segretario di Stato Sanità - per queste persone in fase terminale. Un supporto che vogliamo continuare a dare ai nostri malati e alle loro famiglie".
La quantità e qualità delle prestazioni svolte, aggiunge il direttore generale dell'ISS Francesco Bevere, assieme al gradimento delle persone e delle famiglie coinvolte, indicano che la strada intrapresa è quella giusta. L’attività, specifica il direttore del dipartimento socio sanitario Pierluigi Arcangeli, combina prestazioni ambulatoriali e domiciliari per garantire un’assistenza completa e personalizzata.
"La nostra attività - spiega Daniele Battelli, Responsabile medicina del dolore e cure palliative - si struttura nel percorso del paziente non oncologico, un paziente con malattie cronico degenerative che possono essere di origine neurologica, cardiologica, pneumologica, che ha bisogno di un'assistenza a livello domiciliare".
Nel servizio le interviste a Mariella Mularoni (Segretario di Stato Sanità) e Daniele Battelli (Responsabile medicina del dolore e cure palliative)