Dopo giorni di polemiche e rinvii, poco prima della scorsa mezzanotte si sono tenute le prime riunioni costitutive delle quattro municipalita' serbe del nord del Kosovo, scaturite dalle elezioni locali del 3 novembre e primo dicembre scorsi (con i turni di ballottaggio). Le cerimonie inaugurali delle nuove amministrazioni comunali, tutte a porte chiuse, si sono tenute nel settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica, a Zvecan, Zubin Potok e Leposavic - i quattro centri principali del nord del Kosovo a maggioranza di popolazione serba. La mezzanotte era il termine ultimo per tenere le riunioni inaugurali dei quattro Comuni, in caso contrario si sarebbe andati alla ripetizione del voto. Alla fine, con la mediazione di Ue e Osce si e' riusciti a trovare un compromesso sulle modalita' delle cerimonie, superando i contrasti fra Pristina e Belgrado che avevano provocato un rinvio gia' il 24 dicembre. Si e' deciso di coprire con degli adesivi i simboli statali del Kosovo presenti sui documenti ufficiali firmati nelle cerimonie, per venire incontro alle richieste dei serbi che non riconoscono l'indipendenza del Kosovo e non ammettono bandiere o altri simboli statali di quella che considerano ancora una provincia serba. L'accordo raggiunto da Belgrado e Pristina lo scorso aprile a Bruxelles prevede, dopo le elezioni locali, la costituzione in Kosovo di nuove Comunita'. (ANSA)
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