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'La Guerra interroga San Marino': per la Csu la risposta è la solidarietà

31 mar 2022

Geopolitica, relazioni internazionali e accoglienza. Gli ingredienti nella serata organizzata dalle due Confederazioni sindacali ci sono tutti, alla Sala Montelupo, Sindacati che hanno risposto fin da subito con manifestazioni per la Pace e condanna del conflitto, ricordano i Segretari generali Gianluca Montanari e Enzo Merlini. I relatori cercano di spiegare cosa sta succedendo dal 24 febbraio e perché. 35 giorni di guerra nel cuore dell'Europa. Più sentita di altre, per la vicinanza geografica e per la marea umana in fuga che valica i confini. 300 rifugiati accolti sul Titano, dice il responsabile Caritas Giovanni Ceccoli, soprattutto nelle famiglie. Il grande cuore con la risposta dei sammarinesi al dramma sociale, economico e psicologico passa quasi in secondo piano nell'analisi lucida del Direttore del Centro relazioni internazionali.

"La guerra è un fenomeno politico", spiega Michele Chiaruzzi, iniziata dal 2014 con l'annessione della Crimea alla Federazione Russa. Quello compiuto da Mosca, è solo l'ultimo atto, da lui previsto sui saggi pubblicati pochi giorni prima l'inizio dell'invasione. Davanti ad una platea attenta parla di Unione Europea lacerata "serviranno almeno due generazioni per assorbire il contraccolpo"; di negoziati inconsistenti "Se dopo 6 giorni il Cremlino evoca lo spettro nucleare" ma soprattutto della paura per un terzo conflitto mondiale che colpisce tutti . Ma dall' epoca della guerra fredda il mondo non è mai stato in pace, snocciolando i conflitti in corso, distanti chilometri, non solo fisici, ma culturali, da noi. La guerra in Iraq, in Yemen, in Siria.

Luca Beccari porta la risposta dello Stato, che si, aveva investito molto nel rapporto con la Russia, ma "neutralità non significa rimanere indifferenti. Ma difendere quei valori e principi in cui si crede". Perché se salta il concetto di integrità di un territorio, saltano tutte le regole del gioco. Le sanzioni, appoggiate dal tutto l'arco parlamentare, sono state la diretta conseguenza. Sanzioni che colpiscono anche chi le applica, ma il responsabile di politica estera non esita a ricordare di aver vissuto, in prima persona, ben altre guerre; commerciali, economiche, combattute in questi anni.

Intanto il Paese ha risposto accogliendo più di altri, 303 rifugiati, tra strutture pubbliche e private. Grazie al lavoro del gruppo di coordinamento, grazie all'impegno dei tanti volontari, della Caritas, ricorda Giovanni Ceccoli, grazie alla generosità dei sammarinesi. L'impegno ora è per i più piccoli, quasi 120, per consentirgli una istruzione, l'integrazione e una speranza. 





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