La redazione del Midjourney Magazine, ha provato a chiedere all'intelligenza artificiale di realizzare una rivista al posto dei giornalisti. Presupposti che possono essere percepiti come inquietanti, non solo per i lavoratori del settore che già soffrono la ormai ben più che decennale "crisi dell'editoria", ma anche per i lettori che leggono qualcosa scritto da "nessuno" e senza avere possibilità di interazione umana. Il risultato ottenuto da questo esperimento, tuttavia, sono state svariate pagine di immagini con annesse didascalie. Gli esperti, citati da Wired, ammettono: "sembrerebbe proprio una normale rivista patinata". Ciononostante, non sono mancate alcune inadeguatezze: senza un motivo apparente l'intelligenza artificiale ha generato "tre gatti in accappatoio che fanno tai chi in un cortile pieno di bonsai, di fianco alla pagina in cui campeggia l'immagine di un uomo su un marciapiede della Grande Mela".
Per quanto dunque possa essere più economico, bisogna tener conto del fattore imprevedibilità e non si può fare totale affidamento su questo genere di tecnologia. Forse i tempi non sono maturi, magari un giorno l'AI si evolverà e lascerà tutti di stucco. In attesa che il tempo ci mostri gli sviluppi, è facile constatare ancora una volta che, se davvero le macchine prenderanno il posto degli esseri umani, la tecnologia si scontra con l'etica. Per fronteggiare il problema etico, si è discusso a lungo in ambito politico e non della possibilità di realizzare una cosiddetta tassa sui robot. Il miliardario fondatore di Microsoft Bill Gates nel 2017 disse: "il lavoro dei robot, al pari di quello dei lavoratori, dovrebbe essere tassato". I proventi potrebbero servire a finanziare un eventuale reddito di base, nel caso in cui le persone in cerca di lavoro venissero "snobbate" dalla cupidigia umana in favore delle macchine.