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Streptococco, è boom di casi: l'esperta spiega come riconoscerlo per curarlo in tempo ed evitare complicanze

E' l'unico mal di gola che necessita di antibiotico ma per la diagnosi serve un tampone. Ecco quali sono i sintomi tipici della faringite streptococcica: quanto dura, per quanto si è contagiosi e che legame c'è con la scarlattina

di Silvia Fabbri
4 mag 2024
La dottoressa Livia Gargiullo
La dottoressa Livia Gargiullo

L'infezione da streptococco beta emolitico di gruppo A è un problema comune, soprattutto tra i bambini in età scolare, ma capire i suoi sintomi e il suo trattamento può essere cruciale. In questa intervista a Livia Gargiullo, medico pediatra dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, esploreremo tutto ciò che riguarda questo batterio, dai sintomi che lo distinguono da un semplice mal di gola virale fino alle misure di prevenzione e trattamento più efficaci. Scopriamo anche quanto tempo sia contagiosa la faringite da streptococco e cosa fare in caso di diagnosi positiva. Infine, affronteremo le recenti preoccupazioni riguardanti la ripresa di ceppi particolarmente tossici e il loro impatto sulla salute pubblica.

Streptococco beta emolitico di gruppo A: che cos’è e chi colpisce maggiormente?
Lo streptococco beta emolitico di gruppo A è un batterio che colpisce soprattutto i bambini in età scolare e che causa prevalentemente una faringite o faringotonsillite febbrile.

Come distinguere lo streptococco da un raffreddore o da un' influenza? 
Non esistono criteri specifici per distinguere una faringotossilite virale da una batterica da streptococco, per questo se ne parla tanto. Ci sono però delle caratteristiche tipiche della faringite streptococcica che possono un po’ aiutare i genitori a capire quando chiamare il pediatra per poi effettuare - eventualmente - un test per lo streptococco. 

Esse sono:

  • febbre elevata
  • linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi)
  • faringotossilite con essudato, anche se non sempre le placche indicano una presenza di streptococco. Sono una delle caratteristiche che può condurci verso una diagnosi di questo batterio.
  • mancanza di raffreddore e tosse. Quando c'è un'infezione virale il virus colpisce tutte le mucose, causando congiuntivite, raffreddore e altri sintomi tipici. Lo streptococco invece colpisce soltanto la gola e le tonsille.

Quanto dura il mal di gola e per quanto si è contagiosi? 
La diagnosi della faringite da streptococco è fondamentale, poiché è l'unica causa di faringite che richiede un trattamento antibiotico. Dal punto di vista del contagio, già dopo 24 ore non si è più contagiosi e si può tornare anche a scuola. Non esiste una durata specifica per il mal di gola, ma una volta iniziata la terapia antibiotica, il miglioramento clinico è spesso rapido grazie alla sterilizzazione del batterio entro 24 ore. C'è spesso la convinzione che l'antibiotico acceleri in ogni caso la guarigione, ma se la faringite non è causata dallo streptococco, questo non è vero: per tutte le altre cause virali di faringite, l'antibiotico non ha effetto. È importante assumere la terapia antibiotica in caso di infezione da streptococco, sia per guarire dall'episodio stesso sia soprattutto per prevenire le complicanze reumatiche associate al batterio. Nella maggior parte dei casi, lo streptococco provoca solo una faringotonsillite e solo raramente possono verificarsi complicanze locali come ascesso tonsillare, otite o sinusite. Le complicanze più gravi sono estremamente rare e possono verificarsi solo in casi eccezionali o se l'infezione streptococcica non viene trattata, portando alla malattia reumatica. È importante rassicurare i genitori sul fatto che per prevenire queste complicanze a lungo termine è sufficiente trattare la faringite da streptococco entro 9 giorni dall'inizio dei sintomi. Ciò offre un'ampia finestra di tempo per riconoscere i sintomi, consultare il pediatra, fare il tampone e iniziare la terapia antibiotica.

Che legame c’è fra streptococco comune, scarlattina e streptococco carnivoro di cui si è tanto recentemente sentito parlare all’estero?
Lo streptococco di gruppo A è in realtà una grande famiglia di streptococchi: è per questo motivo che si può riprendere più volte nel corso della vita. Alcuni di questi producono delle esotossine che danno la scarlattina ma non tutti sono in grado di causarla. Dopo il covid c’è stata una nuova grande ripresa dello streptococco - soprattutto negli ultimi due anni -  perché l'epidemiologia di tutti i batteri e i virus nel mondo è cambiata. Quindi abbiamo visto riemergere una circolazione davvero importante di questo batterio e - in casi rarissimi - di alcuni ceppi particolarmente tossici che producono delle tossine più invadenti, contro le quali - comunque - ci sono le cure. Però sono casi talmente rari che non devono preoccupare la famiglia nella sua quotidianità.





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