Ombrelli aperti, terreno con eccessivo ristagno d'acqua, trattori impantanati, alcune colture a rischio. Aprile -inaugurato da un fine settimana bagnato di pioggia -non promette nulla di buono, nemmeno per l'agricoltura: le previsioni nell'immediato confermano. Saltano le semine primaverili nei campi allagati dalle straordinarie precipitazioni del marzo dei record. Il mese scorso, secondo la Coldiretti- è caduto il 60% di pioggia in più rispetto alla media. Ma a San Marino, fa sapere l'Ugra, le coltivazioni non sono a rischio. Quelle principali, cereali e grano, si seminano infatti nel mese di ottobre e al momento,nonostante l'acqua, non sono compromesse. Il problema è in prospettiva: se continuasse a piovere per giorni il terreno potrebbe finire col non drenare più l'acqua, e oltre al rischio smottamenti ci sarebbe quello più strettamente collegato all'agricoltura. Ma il presidente di Ugra- Tonino Ceccoli- è comunque positivo. Sarebbe stato peggio se un anticipo di primavera avesse preceduto questa parentesi fredda e bagnata. Al momento il ritardo nella fioritura protegge il frutto. Certo c'è bisogno di sole. . Ma la luna, fanno sapere gli agricoltori che continuano a non fidarsi degli esperti meteo e delle loro carte sinottiche, dovrebbe cambiare attorno al 10.
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