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Marò: capo Corte Suprema India esaminerà ricorso dell'Italia

16 gen 2014
Marò: capo Corte Suprema India esaminerà ricorso dell'Italia
Marò: capo Corte Suprema India esaminerà ricorso dell'Italia
Sarà lo stesso presidente della Corte Suprema indiana, P. Sathasivam, assistito dai giudici Ranjan Gogoi e Shiva Kirti Singh, ad esaminare a partire da lunedi' il ricorso presentato dall'ambasciatore d'Italia, Daniele Mancini, a nome di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, mirante a sbloccare il processo legato all'incidente del 15 febbraio 2012 in cui al largo del Kerala morirono due pescatori. Lo si e' appreso da fonti giudiziarie indiane. Verosimilmente, la prima udienza sarà monopolizzata dall'intervento dell'avvocato Mukul Rohatgi che, a nome del collegio difensivo, illustrerà il contenuto della 'petition' e solleciterà la Corte a prendere iniziative concrete. Questo perchè dopo un anno dalla sentenza in cui il massimo tribunale indicava contenuti, modi e tempi delle indagini e del processo, nulla e' stato fatto. E anche perchè l'accusa, attraverso la polizia investigativa Nia, ha cercato di far trasferire la tutela dei due marò ad una Corte speciale antiterrorismo, in base a una Legge per la repressione della pirateria marittima (SUA Act). Molto probabilmente l'udienza di lunedì sarà seguita da una seconda, in cui la parola passerà al rappresentante dello Stato indiano, che dovrà presentare le sue controdeduzioni. Quindi il giudice Sathasivam potrà decidere il da farsi.
L'inviato del governo italiano per la vicenda dei marò, Staffan de Mistura, è partito oggi da New Delhi diretto a Roma, dove avrò consultazioni a livello governativo e parlamentare. De Mistura, che era giunto in India il 7 gennaio scorso, ha lasciato Delhi alle 10,35 locali, e dopo uno scalo a Dubai, rientrerà a Roma nel tardo pomeriggio. A quanto risulta, l'inviato vedrà i principali ministri coinvolti negli sforzi per riportare in Italia Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, e quindi riferirà sulla sua missione davanti alla Commissioni per i diritti umani, Esteri e Difesa del Parlamento.
Il vice presidente della Commissione Ue Antonio Tajani "è relativamente ottimista" sulla vicenda dopo che l'India ha fatto sapere che starebbe esaminando l'ipotesi di abbandonare per la presentazione dei capi d'accusa l'uso della Legge contro la pirateria, che prevede la pena di morte. Tajani a Radio Anch'Io ha aggiunto: "Le parole pronunciate dal ministro degli Esteri indiano ci fanno ben sperare". E poi: "Qualora dovesse essere applicata questa legge si tratterebbe veramente di un omicidio premeditato".

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