Prima la messa, poi il pranzo nella residenza dell'addetto militare. E' trascorsa così la Pasqua indiana di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in un clima certo non di festa ma di coscienza e rispetto per la ricorrenza religiosa. Intanto i media indiani sono tornati oggi sulla vicenda, soffermandosi sui problemi legati alla costituzione di un tribunale speciale per approfondire l'incidente in cui il 15 febbraio 2012 morirono due pescatori indiani al largo del Kerala. Accompagnati dall'ambasciatore d'Italia Daniele Mancini, i marò hanno assistito ad una messa celebrata dall'arcivescovo di New Delhi, Salvatore Pennacchio, da una loggia superiore della chiesa ospitata dalla Nunziatura, e si sono diretti al termine del rito nella residenza dell'addetto militare Franco Favre, dove hanno pranzato e trascorso parte del pomeriggio. Nelle conversazioni è stato tema obbligato l'udienza fissata per martedì dalla Corte Suprema da cui dovrebbero scaturire indicazioni per far avanzare la costituzione del tribunale ad hoc anche, a quanto è emerso oggi dai giornali di Delhi, attraverso l'avvio di una nuova inchiesta sui fatti realizzata dall'Agenzia nazionale di investigazione (Nia). L'ipotesi è stata accolta con favore dai legali italiani che assistono il team di difensori indiani. Da parte sua il ministro dell'Interno del Kerala, Thiruvanchoor Radhakrishnan, ha detto che la polizia keralese (che condusse un'inchiesta annullata per mancanza di giurisdizione) collaborerà volentieri con la Nia. Infine il presidente dell'Associazione dei pescatori del Kerala, T. Peter, ha chiesto che accanto al tribunale ad hoc di Delhi se ne costituisca un secondo in Kerala perché i pescatori dello Stato non hanno risorse per viaggiare fino alla capitale.
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