Ci sono le firme di tutti, in calce al documento che rende palese la preoccupazione e l’inquietudine dei medici ospedalieri. Il primo problema è quello della precarietà. I servizi offerti dalla struttura sanitaria sono stati progressivamente ampliati ma senza, di pari passo, ridefinire le piante organiche del personale e senza regolarizzare i rapporti di lavoro. Così i contratti a termine offerti al personale sammarinese oggi sono scarsamente attrattivi rispetto a quelli italiani che, oltre a prevedere la stabilizzazione configurano anche reali possibilità di attività intramuraria. In questi ultimi anni, sottolinea il documento, stiamo assistendo all’inversione dei percorsi, con medici e infermieri che dalla nostra struttura passano a quelle italiane. Ma la precarietà crea anche un turn over continuo del personale e innesca posizioni discrepanti fra i sanitari, con professionisti codificati come personale ospedaliero e giovani medici incaricati in ruolo di aiuto. Situazioni analoghe si registrano tra gli infermieri per ruoli dirigenziali e di responsabilità. Tutto questo, si legge, vanifica ogni legittima aspettativa di carriera del personale, producendo sconforto e sfiducia nei confronto dell’Iss. E poi c’è una preoccupazione profonda anche per la recente condanna penale di un medico. Si attendono le motivazioni della sentenza ma i colleghi segnalano la preoccupata perplessità per la tendenza ad avviare e concludere procedimenti penali anche per problemi attinenti alle complicanze cliniche. E manifestano solidarietà professionali e umana a chi si è trovato in questa situazione senza adeguato sostengo da parte dell’ospedale. L’Assemblea dei medici dichiara uno stato di profonda inquietudine e chiede soluzioni ai problemi del precariato, della tutela legale e del futuro dei giovani medici, per garantire prospettive di qualità al sistema sanitario della Repubblica.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©