Giro della Sardegna sui pattini: missione compiuta.
Giancarlo Labate, 43 anni, psicologo di Carbonia, ha coronato il suo sogno: in 12 giorni ha percorso le strade costiere dell'isola con un paio di pattini a rotelle in linea: più di 850 km tra saliscendi, tratti pianeggianti e certi punti davvero impervi. Partito da Calasetta il 25 settembre scorso, oggi pomeriggio ha tagliato il traguardo e a Carbonia in piazza Roma, accolto da un festoso comitato di accoglienza.
Giancarlo Labate ha percorso da sud a nord l'isola, con un insolito ed ecologico mezzo di locomozione. Lo spirito dell'impresa si fonda sul "su aggiudu torrau", cioè l'aiuto reciproco con lo scambio di tempo e di competenze. "E' stata dura, ma ce l'ho fatta - ha raccontato emozionato - ho incontrato cittadini, sindaci, associazioni. La mia idea è ora creare una rete di associazioni per costruire progetti condivisi basati su questa economia senza denaro, che in tante parti dell'isola è già prassi".
"I miei pattini - ha spiegato - sono stati affidabili, ma purtroppo i freni non sono stati all'altezza, erano tarati per discese dolci, invece mi sono imbattuto anche in percorsi in salita, con pioggia e vento controcorrente e il manto stradale ruvido. Talvolta diventava quasi impossibile pattinare. La voglia di mollare in quei momenti era tanta, ma ho dato fondo a tutte le mie forze". Con lui anche un ciclista, un autista e un cameraman che ha filmato le fasi del giro. "Vorrei poter vedere - ha concluso - le strade costiere della Sardegna popolate da pattinatori di tutto il mondo per una manifestazione sportiva che possa contribuire a creare anche sviluppo turistico".
Giancarlo Labate, 43 anni, psicologo di Carbonia, ha coronato il suo sogno: in 12 giorni ha percorso le strade costiere dell'isola con un paio di pattini a rotelle in linea: più di 850 km tra saliscendi, tratti pianeggianti e certi punti davvero impervi. Partito da Calasetta il 25 settembre scorso, oggi pomeriggio ha tagliato il traguardo e a Carbonia in piazza Roma, accolto da un festoso comitato di accoglienza.
Giancarlo Labate ha percorso da sud a nord l'isola, con un insolito ed ecologico mezzo di locomozione. Lo spirito dell'impresa si fonda sul "su aggiudu torrau", cioè l'aiuto reciproco con lo scambio di tempo e di competenze. "E' stata dura, ma ce l'ho fatta - ha raccontato emozionato - ho incontrato cittadini, sindaci, associazioni. La mia idea è ora creare una rete di associazioni per costruire progetti condivisi basati su questa economia senza denaro, che in tante parti dell'isola è già prassi".
"I miei pattini - ha spiegato - sono stati affidabili, ma purtroppo i freni non sono stati all'altezza, erano tarati per discese dolci, invece mi sono imbattuto anche in percorsi in salita, con pioggia e vento controcorrente e il manto stradale ruvido. Talvolta diventava quasi impossibile pattinare. La voglia di mollare in quei momenti era tanta, ma ho dato fondo a tutte le mie forze". Con lui anche un ciclista, un autista e un cameraman che ha filmato le fasi del giro. "Vorrei poter vedere - ha concluso - le strade costiere della Sardegna popolate da pattinatori di tutto il mondo per una manifestazione sportiva che possa contribuire a creare anche sviluppo turistico".
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