Con la primavera entra nel vivo il lavoro dell’apicoltore. Aprile è, infatti, il mese che precede le grandi attività di raccolta del miele. In base alla stagione e alle condizioni climatiche del luogo è il mese di fioriture importanti. Quindi tutta l’attenzione dell’apicoltore dovrà essere rivolta alla gestione degli alveari per renderli il più possibile efficienti. L’obiettivo è un delicato bilanciamento tra il tentativo di far crescere le api al massimo e limitarle nel loro istinto naturale a sciamare. Grazie alle indicazioni di Marco Valentini, apicoltore bio di professione, titolare a San Sepolcro di un’azienda certificata, e sotto la guida sempre attenta del Presidente della Cooperativa sammarinese Gualtiero Stacchini, gli apicoltori del Titano, quanto meno i più inesperti, assimilano nozioni tecnico-teoriche e consigli pratici per trarre il massimo da questa passione. Ad aprile per esempio si controllano le arnie, si pareggiano le covate; si cerca di avere famiglie su 7/8 telaini per l’inizio della fioritura principale; si smembrano le famiglie che vogliono sciamare troppo in anticipo; e si producono sciami artificiali; in alcuni apiari, poi, si mettono i melari. Ogni mese, comunque, ha la sua procedura da rispettare con rigore, per non incappare in spiacevoli inconvenienti che possono compromettere la futura raccolta del miele. Insomma è affascinante pensare a quanto lavoro, paziente e industrioso, si nasconda dietro una semplice goccia di miele. Del mondo delle api si potrebbe parlare all’infinito.
s.p.
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