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Natale: un italiano su due pronto a riciclare i regali

Confcooperative, una 'contro spesa' che vale 3,4 miliardi

26 dic 2023
Regali di Natale (foto Pexels)
Regali di Natale (foto Pexels)

Regali di Natale, gli italiani confermano la tendenza che è andata consolidandosi negli ultimi anni, quella di essere "riciclatori seriali". Nonostante l'aumento delle tredicesime, +9% dai 45,7 miliardi del 2022 ai 50 di quest'anno, a guidare la dinamica dei consumi e la propensione alla spesa ci sono la ricerca spasmodica del risparmio determinata dall'incertezza del domani, peggiorata dalle dinamiche inflative che erodono i risparmi e il potere di acquisto per una fetta notevole di italiani che talvolta per egoismo, altre per necessità puntano a proteggere la loro spesa personale.

Ricordiamo che sono oltre 10 milioni gli italiani in povertà (assoluta e relativa). Si annuncia così, una vera e propria "contro spesa", vale a dire un risparmio di 3,4 miliardi di euro per quanti ricicleranno i regali: 200 milioni più dell'anno scorso e 100 più del Natale pre pandemia. Questa tendenza degli italiani, coinvolge un italiano su due, 28,5 milioni di persone, e si conferma essere una tendenza in crescita costante negli ultimi anni. È quanto emerge da una ricerca del Centro Studi di Confcooperative. Il riciclo ha forme e modalità diverse.

Tra le principali troviamo che 6 su 10 ricicleranno i doni ricevuti queste festività o che conservano durante l'anno per utilizzarli al momento opportuno (55% donne e 45% uomini); ci sono addirittura quelli che guadagnano dalla vendita del regalo ricevuto attraverso la vendita sulle piattaforme online e sui social network, parliamo di 2 riciclatori su 10 (60% uomini, 40% donne), gli altri scambieranno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere o prendere altri oggetti da regalare a loro volta (51% donne 49% uomini).

Tra i regali riciclati troviamo in pole position i generi alimentari per il 42% (vini, spumanti, salumi, formaggi, prosecchi, grappe, amari, panettoni, pandori, cioccolato, torroni, miele, marmellata, dolci regionali); seguono al 29% sciarpe, guanti, cappelli, calzini prodotti personali come cosmetici e creme; per il 17% libri, gift cards e pelletteria, 12% giocattoli.





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