Ha ben presente il peso dello scalo di Rimini e San Marino sul tessuto economico della provincia e della Repubblica. Quei 900 milioni di euro all'anno di indotto rappresentano segmento di cui non si può tenere conto. “L'obiettivo – ci spiega nella cortese conversazione che ha accettato di fare con noi – è quello di assicurare la prosecuzione del giro d'affari che ruota attorno all'aeroporto e, possibilmente, di aumentarlo”. Renato Santini Dottore Commercialista e Revisore contabile con una consolidata esperienza nel settore, ritiene che la partita del Fellini, dopo la sentenza del tribunale riminese, sia, di fatto, più chiara e meno complicata. “Oggi – afferma – quella che si andrà a proporre ad un possibile investitore, è una società appetibile, sgombra da ogni possibile rischio, senza scheletri negli armadi. Certo – aggiunge – la sfida sarà quella di trovare il “dominus”, l'investitore, straniero o italiano, che creda nel progetto”. E qui la Repubblica di San Marino potrà giocare un ruolo non trascurabile, un valore aggiunto. Domani, a Roma, si terrà il primo incontro fra i vertici dell'Enac e il curatore. Un colloquio per definire tutti gli aspetti legati alla gestione provvisoria, in attesa dell'espletamento della gara europea che stabilirà il passaggio di mano nella gestione dell'Aeroporto. Lunedì invece saranno i tecnici dell'Enac a salire a Miramare per compiere una nuova verifica sulle condizioni di sicurezza all'interno dello scalo, condizione vincolante per autorizzare la prosecuzione dell'operatività, e sempre la prossima settimana si terrà un altro importante appuntamento: l'incontro del curatore con i sindacati, fortemente preoccupati per la conservazione dei posti di lavoro. Anche qui, da Santini, arrivano messaggi rassicuranti: “Non è mia intenzione fare ricorso agli ammortizzatori sociali. L'esercizio provvisorio consentirà di proseguire nell'operatività senza stravolgere nulla”. C'è poi l'aspetto delle compagnie aeree, la loro prosecuzione nei rapporti commerciali con il Fellini. Il curatore non vede ragioni perchè qualcosa possa cambiare, anzi. “Anche per loro – afferma – tutto diventerà più chiaro”.
Sergio Barducci
Al presidente della Cooperativa CBR, Giampiero Boschetti, una delle aziende creditrici di Aeradria, non sono piaciute alcune affermazioni rilasciate nei giorni scorsi dal curatore fallimentare, Renato Santini. Ricorda come alcuni creditori abbiano deciso di assumere un ruolo attivo nel rilancio dello scalo, nel nome di un interesse più generale del territorio, garantendo la tenuta per l’indotto economico e dei suoi posti di lavoro. Se oggi esistono le condizioni per l’esercizio provvisorio dello scalo – fa notare Boschetti - è grazie all’azione messa in campo dal nuovo CdA e dal nuovo management che gli stessi creditori hanno condiviso di insediare. Il Tribunale ha disposto obbligatoriamente che ogni tre mesi il commissario riferisca ai creditori lo stato economico e funzionale della società, in un rapporto collaborativo e fiduciario. Confidiamo che il rapporto continui al riparo da letture politiche o ricostruzioni improprie.
Sergio Barducci
Al presidente della Cooperativa CBR, Giampiero Boschetti, una delle aziende creditrici di Aeradria, non sono piaciute alcune affermazioni rilasciate nei giorni scorsi dal curatore fallimentare, Renato Santini. Ricorda come alcuni creditori abbiano deciso di assumere un ruolo attivo nel rilancio dello scalo, nel nome di un interesse più generale del territorio, garantendo la tenuta per l’indotto economico e dei suoi posti di lavoro. Se oggi esistono le condizioni per l’esercizio provvisorio dello scalo – fa notare Boschetti - è grazie all’azione messa in campo dal nuovo CdA e dal nuovo management che gli stessi creditori hanno condiviso di insediare. Il Tribunale ha disposto obbligatoriamente che ogni tre mesi il commissario riferisca ai creditori lo stato economico e funzionale della società, in un rapporto collaborativo e fiduciario. Confidiamo che il rapporto continui al riparo da letture politiche o ricostruzioni improprie.
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