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Il numero uno di Apple risponde a Marco Podeschi

1 set 2016
Marco Podeschi e Tim CookIl numero uno di Apple risponde a Marco Podeschi
Il numero uno di Apple risponde a Marco Podeschi - Tim Cook, amministratore delegato di Apple, risponde a Marco Podeschi sul risarcimento record che il...
Tim Cook, amministratore delegato di Apple, risponde a Marco Podeschi sul risarcimento record che il colosso di Cupertino deve all'Irlanda per benefici fiscali ritenuti illegali dall'Unione Europea. La vicenda è nota e domina le testate di tutto il mondo anche per le potenziali ripercussioni su investimenti e strategie dell'azienda. “Ci saranno effetti sull'occupazione” scriveva due giorni fa in una lettera aperta, puntando il dito contro quello che definisce un colpo devastante alla sovranità degli Stati membri dell'Unione in materia fiscale e al principio stesso della certezza del diritto in Europa. Quella lettera ha catturato l'attenzione del Consigliere di Upr che ha deciso di scrivergli. Podeschi fa parte da anni della grande comunità Apple e apprezza da sempre l'etica delle sue politiche aziendali. Oggi però è proprio quell'aspetto a deluderlo ritenendo che un vantaggio fiscale debba produrre benessere per la comunità. “Riflettendo da politico che utilizza da anni Apple – scrive - mi risulta eticamente poco sopportabile pensare che per ogni 100 euro di spese in hardware o software, devo pagare il 17% di imposte a San Marino e il 22% se acquisto in Italia. Versare aliquote di tassazione dell' 1% o peggio dello 0,005% mi pare economicamente molto vantaggioso per gli azionisti di Apple ma eticamente discutibile verso il consumatore finale”. La risposta di Cook, come dicevamo, non si è fatta attendere. Il numero uno di Apple in una mail a Podeschi ricorda l'impegno a favore dell'ambiente, delle persone con disabilità “perché è giusto” - rimarca – e corregge i numeri, parlando di percentuale d' imposta sul reddito del 26.1%. Si dice inoltre convinto che la discussione debba comunque riguardare tasse future, non quelle già versate. “Cambiare una legge e retrodatarla dieci anni – scrive - non è equo per nessuno, grande o piccolo che sia”. Podeschi non nasconde la sorpresa non solo per la risposta ma anche per la rapidità con la quale è arrivata. “Un atto non dovuto né usuale” fa notare. “Cook ha dimostrato la stessa disponibilità del suo predecessore Steve Jobs”.

Monica Fabbri

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