Divieto di vendita di prodotti del tabacco ai minori di 18 anni. Multe più salate se si fuma nei luoghi in cui è vietato, in presenza di minori di 12 anni – l’età è stata parificata a quella della vendita di alcolici - e di donne in evidente stato di gravidanza. Si fuma solo all’aperto, nelle abitazioni private, sui mezzi di trasporto privati dietro autorizzazione del conducente oppure nei locali che hanno sale riservate ai fumatori e in quelli che hanno locali parzialmente aperti, definiti dalla legge come “locali contraddistinti da una superficie utile aperta sui lati e coperta da una tettoia o pergolato, ovvero chiusa ai lati ma priva di tetto”. Le sale riservate ai fumatori devono essere isolate, dotate di ingresso con porta a chiusura automatica, non rappresentare un passaggio obbligato per chi non fuma ed essere dotate di un impianto di climatizzazione capace di garantire l’immissione di aria filtrata dall’esterno. Non possono essere approntate sale riservate ai fumatori negli ospedali, nei centri sanitari, ambulatori, farmacie, asili nido, scuole, uffici pubblici, palestre e impianti sportivi chiusi. I trasgressori verranno puniti con una sanzione amministrativa di 100 euro che salirà a 150 euro se si fuma in presenza di donne in gravidanza e bambini. Il gestore del locale pubblico che non intimi al trasgressore di spegnere la sigaretta è punito con una multa di 50 euro. La legge fissa entro 60 giorni l’emanazione del decreto che disciplinerà il divieto di pubblicità e le modalità di esposizione dei prodotti di tabacco in vendita, stabilendo anche la messa a norma dei distributori automatici che dovranno prevedere l’uso di una tessera che certifichi la maggiore età. Negli allegati al provvedimento tutte le specifiche tecniche delle sale riservate ai fumatori e dei relativi impianti di aerazione.
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