Roma questa mattina si è svegliata di buon’ora per dare il suo ultimo saluto al presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Alle 7:20, il carro funebre ha attraversato via del Corso prima di fermarsi davanti alla chiesa di San Carlo. Ad attenderlo, i figli di Cossiga, Giuseppe e Anna Maria. Accanto a loro alcuni parenti, i collaboratori storici, gli uomini della scorta del presidente emerito e pochi amici intimi. La Santa Messa è stata celebrata da Don Claudio Papa, prete sempre vicino alla famiglia negli ultimi nove giorni del ricovero in ospedale. La salma poi in aereo ha lasciato per l’ultima volta la Capitale, teatro di una lunga carriera politica, per andare a ricevere l’ultimo saluto nella natia Sardegna. Il feretro, avvolto nel Tricolore e nella bandiera sarda dei Quattro Mori, è stato accolto da un fragoroso applauso. Anche questa volta una cerimonia privata, intima, proprio come Cossiga desiderava che fosse. Sassari si è stretta attorno al suo Presidente con discrezione e compostezza. Dopodiché l’ultimo viaggio verso il cimitero monumentale della città per la tumulazione nella tomba di famiglia a pochi metri da dove riposa un altro ex presidente della Repubblica, Antonio Segni.
s.p.
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