“I giornalisti – recita il comunicato sulla home page del sito della Federazione Nazionale della Stampa Italiana - sono chiamati ad una forma di protesta straordinaria che si esprime in un rumoroso silenzio dell’informazione contro le norme del “Ddl intercettazioni” che limitano pesantemente il diritto dei cittadini a sapere come procedono le inchieste giudiziarie, infliggendo gravi interruzioni al libero circuito delle notizie”. Il messaggio del sindacato è stato raccolto quasi unanimemente; in edicola – oggi – solo pochi giornali, prevalentemente di area di centro-destra. Black out informativo da parte di radio, tv, agenzie di stampa e siti web. Una mobilitazione che ha coinvolto anche le testate locali. Al silenzio informativo, per protestare contro la cosiddetta “legge bavaglio”, si sono aggiunti anche gli scioperi dei mezzi di trasporto. Giornata di passione per chi aveva in programma uno spostamento. Dalle 21 di ieri, fino alla mezzanotte di oggi, braccia incrociate per il personale delle ferrovie. Fermi anche bus, metro e tram. Sciopero indetto da CGIL, CISL, UIL e parte della galassia delle sigle minori a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto.
Riproduzione riservata ©