Si riapre un 'giallo' irrisolto: l'omicidio della custode dei college universitari di Urbino Floride Cesaretti, 47 anni, massacrata a badilate il 27 novembre del 1998, probabilmente durante un tentativo di furto scoperto dalla donna. Un omicidio preterintenzionale, commesso con un badile trovato in un sottoscala. All'epoca la procura indagò su nove sospettati, in seguito scagionati dalla prova del Dna. Nel 2007 i riflettori si riaccesero su un ex studente dell'ateneo - la Cesaretti era stata vista parlare con un ragazzo con la barba la sera del delitto - ma anche in questo caso gli accertamenti non approdarono a nulla. Oggi, il nuovo procuratore della Repubblica Alessandro Cannevale ha ripreso in mano il caso, convinto - come anticipato dal Resto del Carlino - che tra i reperti sequestrati 14 anni fa ci siano tracce di Dna che le nuove tecniche, più affinate, potrebbero estrapolare. Il magistrato ascolterà di nuovo i familiari della vittima, amici, conoscenti e colleghi di lavoro. Uno sforzo apprezzato dal marito di Floride, Stellindo Denti, 64 anni, ma che a suo avviso porterà poco lontano: "é passato troppo tempo" e nelle prime indagini "furono fatti troppi errori".
Riproduzione riservata ©