Risulta irreperibile la donna, probabilmente di nazionalità nigeriana e sposata da poco con un sammarinese di Acquaviva, ricercata dalla Gendarmeria, nell’ambito dell’operazione “Foglie Nere” dei Ros di Ancona. Su di lei pende l’accusa di istigazione alla prostituzione e riduzione in schiavitù di giovani connazionali. L’altra notte, le forze dell’ordine del Titano l’hanno cercata in due abitazioni, prima a Borgo Maggiore poi ad Acquaviva, ma senza successo. Secondo indiscrezioni, pare i coniugi siano soliti trascorrere parte dell’anno in Repubblica e parte altrove. La donna tra l’altro, nonostante il matrimonio con un sammarinese, non avrebbe ancora ottenuto la residenza definitiva. Sulle sue tracce anche l’Europol insieme al Servizio di Cooperazione internazionale. L’indagine ha già portato all’arresto di 34 persone, in maggioranza nigeriani, esponenti di una banda che reclutava ragazze nel Paese africano per farle prostituire in Italia. Le vittime erano sottoposte dagli sfruttatori a violenze, torture psicologiche e costrette ad abortire addirittura in avanzato stato di gravidanza.
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