Si chiama Mare Sicuro: è l'operazione varata dal governo italiano dal marzo 2015 per rispondere all'aggravarsi della crisi libica. Un dispositivo aeronavale schierato in un'area di circa di 80mila chilometri quadrati nel Mediterraneo centrale per rafforzare una presenza già in atto da parte delle navi della Marina Militare che operano nell'area a garanzia della sicurezza marittima su più fronti.
Obiettivo sicurezza, fornendo una cornice necessaria anche ai mezzi impegnati in operazione di ricerca e soccorso e, qualora necessario o richiesto dal centro coordinamento del comando delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera – per interventi di attività di soccorso in mare.
Proprio da oggi, con l'ingresso dell'Italia nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu, si rafforza – così twitta il premier Gentiloni - l'impegno globale sul tema dei migranti".
Nel video, l'intervista al contrammiraglio Alberto Maffeis, Comandante Operazione Mare Sicuro
Annamaria Sirotti
Obiettivo sicurezza, fornendo una cornice necessaria anche ai mezzi impegnati in operazione di ricerca e soccorso e, qualora necessario o richiesto dal centro coordinamento del comando delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera – per interventi di attività di soccorso in mare.
Proprio da oggi, con l'ingresso dell'Italia nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu, si rafforza – così twitta il premier Gentiloni - l'impegno globale sul tema dei migranti".
Nel video, l'intervista al contrammiraglio Alberto Maffeis, Comandante Operazione Mare Sicuro
Annamaria Sirotti
Riproduzione riservata ©