Il Pakistan ha respinto, almeno per il momento, l'offerta per un negoziato di pace avanzata dai talebani pachistani, sostenendo che "il governo farà tutto quanto è nelle sue possibilità per eliminare il terrorismo". Ieri il portavoce del Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP), aveva sostenuto che l'inizio di un dialogo era possibile a condizione che il Pakistan sospendesse la sua partecipazione alla guerra in Afghanistan ed accettasse una riscrittura della Costituzione nazionale per metterla in sintonia con lo spirito del Corano. Ma il ministro dell'Informazione ha ricordato che già in passato il governo ha dato la sua disponibilità per il dialogo, ma che esso non può che realizzarsi "nell'ambito della legge e della nostra Costituzione". Più categorico al riguardo è stato il ministro dell'Interno secondo cui "con la sua proposta il TTP vuole dettare le condizioni del dialogo al governo e far deragliare la democrazia, e questo è assolutamente inaccettabile".
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