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Pasqua: crisi frena partenze, -14,1% rispetto al 2012

30 mar 2013
Pasqua: crisi frena partenze, -14,1% rispetto al 2012
Pasqua: crisi frena partenze, -14,1% rispetto al 2012
La gran parte degli italiani, per mancanza di soldi, passerà la Pasqua a casa: soltanto 8,2 milioni (rispetto ai 9,5 milioni del 2012) di connazionali dormiranno almeno una notte fuori casa, facendo segnare un -14,1%. Per Federalberghi c'è il rischio che l'economia turistica torni ai livelli del dopoguerra e che nel giro di pochi mesi alcune migliaia di alberghi possano chiudere. A governo e Parlamento chiede 'un piano di emergenza per salvaguardare lavoratori e aziende del settore'.
Tra coloro che si concederanno una vacanza, quasi l'88% resterà in Italia (rispetto al 90% del 2012), mentre il 12% (rispetto al 10% del 2012) andrà all'estero. Per chi resterà in Italia sarà il mare la meta preferita (34% rispetto al 37% del 2012), seguita dalle località d'arte che toccheranno il 25,5% (21% nel 2012). In leggera decrescita la montagna al 23% (rispetto al 24% del 2012). Per chi invece opterà per l'estero, spiccano le Capitali europee con il 53,4% dei consensi (rispetto al 65% del 2012), seguite dalle località di mare con il 20% (rispetto al 21% del 2012). La casa di parenti o amici con il 28,1% sarà la struttura ricettiva maggiormente preferita dai vacanzieri, seguita dall'albergo che accoglierà il 27,6% delle preferenze e dalla casa di proprietà al 15,6%. Un incremento significativo ci sarà nei B&B col 6,1% (rispetto al 2% del 2012). La spesa media pro-capite si attesterà sui 317 euro rispetto ai 329 del 2012.

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