PDCS torna sulla mancata approvazione dell'accordo per regolamentare l'insegnamento della religione cattolica, un “problema di giustizia sociale che porta 11 insegnanti alla disparità di trattamento, trattato invece in maniera ideologica”. Torna a sostenere l'esigenza di parificare le condizioni di insegnanti che accedono all'insegnamento per graduatoria pubblica e per i quali l'idoneità data dalla Diocesi non significa discrezionalità “come strumentalmente” detto dalle opposizioni, ma ulteriore garanzia di professionalità.
In maniera fuorviante – scrive il PDCS – le opposizioni hanno posto l'accento sul pluralismo religioso in antitesi all'insegnamento della religione cattolica, che già prevede la trattazione del culto e dell'etica delle altre religioni. DC che si impegna perché venga riaffermato il valore della religione cattolica nelle scuole, come contributo all'identità del popolo e fondamentale nella formazione dei giovani.
In maniera fuorviante – scrive il PDCS – le opposizioni hanno posto l'accento sul pluralismo religioso in antitesi all'insegnamento della religione cattolica, che già prevede la trattazione del culto e dell'etica delle altre religioni. DC che si impegna perché venga riaffermato il valore della religione cattolica nelle scuole, come contributo all'identità del popolo e fondamentale nella formazione dei giovani.
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