Il mare si mangia la spiaggia, i tecnici cercano di arginare il problema, e i bagnini si lamentano. Il piano di ripascimento dell’arenile, ossia portare sabbia pulita e certificata per sostituire quella ingoiata dall’acqua non piace, in particolare a chi opera a nord di Rimini. I bagnini sostengono di non essere stati ascoltati, parlano di investimenti sbagliati e di esclusione di una parte di costa, quella di Torre Pedrera. L’arenile non è da recuperare, ma da custodire bene, affermano. Bisogna mettere a poste le scogliere che bloccano le mareggiate, non serve a nulla spostare sabbia, anzi può danneggiare la costa se si preleva a pochi metri dalla riva. Michele Ruffo, a lungo presidente della cooperativa balneare di Rimini Nord, ricorda un piano di diversi anni fa che prevedeva le scogliere sepolte per bloccare le erosione, mai messo in atto.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
Riproduzione riservata ©