La proposta di una pista ciclabile fra Riccione e San Marino era stata lanciata dalla consigliera regionale del gruppo PD dell'Emilia-Romagna Nadia Rossi, durante la diretta facebook "Pedalando verso il domani", a cui avevano partecipato anche gli assessori riminesi Roberta Frisoni e Jamil Sageldolvaad".
"Mi sono confrontata - aveva dichiarato Nadia Rossi nel corso dello streaming - con l’Assessora Irene Priolo, che ringrazio, per verificare la fattibilità di una pista ciclabile ‘internazionale’ lungo il parco del Marano, una via dell’acqua lungo il fiume Marano, che toccherà Coriano, Rimini e Riccione e anche San Marino e dunque internazionale. La Regione conferma la disponibilità a partecipare, per quanto riguarda le proprie competenze, ad un lavoro insieme agli enti locali, che veda la concreta possibilità di sviluppare una sinergia utile a costruire una progettazione di un’opera che coniugherà interventi di messa in sicurezza idraulica alla valorizzazione del territorio”.
Il progetto della ‘superciclabile’ tra Rimini e San Marino viene accolto favorevolmente dal comune di Riccione che, in una nota, si dice pronto a collaborare con la regione. "Riccione - ha dichiarato l'assessore ai Lavori Pubblici e Ambiente, Lea Ermeti - ha da tempo inserito nei sui programmi un progetto di riqualificazione che comprende l'area del Marano e l'ex polveriera, dove in novembre sono partiti i lavori propedeutici alla bonifica dell'area, per poter fare dell'intera asta fluviale un'eccellenza naturalistica del territorio che arriva fino a San Marino".
Il progetto di realizzazione di un sentiero storico-naturalistico del torrente Marano, approvato dal Consiglio Comunale, era stato affidato all'architetto Simone Contadini con il progetto "Le linee dell’acqua". L'idea prevede la realizzazione o adeguamento di linee viarie, ciclopedonali e carrabili per creare una sorta di area metropolitana lungo il percorso del fiume Marano. "Si parte da dove le linee delle nostre acque - si legge nella relazione dell'architetto - si confondono con il mare utilizzando quali hub di ingresso le ex colonie marine, che attraverso un progetto di rigenerazione potranno ospitare centri di informazione con relativi punti bike service, noleggio mezzi di trasporto elettrici, spazi per esposizioni, aule dell’università diffusa, biblioteche tematiche".
"Per piani e riqualificazioni così ambiziosi - spiega l'assessore Ermeti - l'affiancamento della Regione pare una spinta propulsiva inevitabile ed auspicabile".