Alcuni lavoratori con contratto di collaborazione all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, hanno inviato una lettera aperta a sindacato e governo quale spunto di riflessione a proposito delle forme di lavoro oggetto recentemente di referendum. “Capiamo – scrivono – che lo stato attuale delle cose, l’economia in trasformazione e la globalizzazione, necessiti di nuove forme contrattuali. Queste però – affermano – hanno una giustificazione fino a quando non vengono utilizzate dai datori di lavoro per avere vantaggi economici e posizioni dominanti nel rapporto lavorativo”.
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