Parliamo della cappa di calore che sta investendo la Penisola ormai da qualche giorno. A rischio soprattutto anziani e malati, e fino a metà della prossima settimana la situazione resterà critica.
Per una tregua non resta che attendere l’arrivo del sospirato anticiclone delle Azzorre, che porterà le temperature nella media stagionale: 3-4 gradi in meno rispetto alla canicola inaspettata di questi giorni. La primavera – assicurano i meteorologi – tornerà mercoledì prossimo, in concomitanza con una perturbazione atlantica che lambirà la parte settentrionale della Penisola. La morsa di calore, dunque, continua, ancora per qualche giorno. La Protezione Civile è allerta da tempo con interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio: anziani, bambini e cardiopatici innanzitutto.
E’ nelle città che si boccheggia davvero, a causa di un fenomeno chiamato “isola di calore” e dovuto soprattutto al maggior assorbimento di energia solare da parte delle superfici asfaltate e del cemento degli edifici. Nelle ore più assolate strade e tetti possono raggiungere temperature superiori ai 90 gradi.
Domenica sarà la giornata più torrida con 5 città – Roma, Firenze, Venezia, Latina e Perugia – al massimo livello di allerta. Dalla prossima settimana, come dicevamo, un miglioramento. Ma attenzione: prepariamoci ad un’estate rovente. Secondo gli esperti tra giugno e settembre saranno possibili punte di 40 gradi per alcune sequenze di giorni consecutivi.
Per una tregua non resta che attendere l’arrivo del sospirato anticiclone delle Azzorre, che porterà le temperature nella media stagionale: 3-4 gradi in meno rispetto alla canicola inaspettata di questi giorni. La primavera – assicurano i meteorologi – tornerà mercoledì prossimo, in concomitanza con una perturbazione atlantica che lambirà la parte settentrionale della Penisola. La morsa di calore, dunque, continua, ancora per qualche giorno. La Protezione Civile è allerta da tempo con interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio: anziani, bambini e cardiopatici innanzitutto.
E’ nelle città che si boccheggia davvero, a causa di un fenomeno chiamato “isola di calore” e dovuto soprattutto al maggior assorbimento di energia solare da parte delle superfici asfaltate e del cemento degli edifici. Nelle ore più assolate strade e tetti possono raggiungere temperature superiori ai 90 gradi.
Domenica sarà la giornata più torrida con 5 città – Roma, Firenze, Venezia, Latina e Perugia – al massimo livello di allerta. Dalla prossima settimana, come dicevamo, un miglioramento. Ma attenzione: prepariamoci ad un’estate rovente. Secondo gli esperti tra giugno e settembre saranno possibili punte di 40 gradi per alcune sequenze di giorni consecutivi.
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