Grande successo di partecipanti e di critica per l’edizione numero 1 di ‘Al Meni’, il circo mercato dei sapori e delle cose fatte con le mani e col cuore.
Circa 60mila persone, in un incessante flusso di turisti e residenti, hanno visitato tra sabato e domenica, da mattina a sera, il mercato dei produttori e il lab store dei designer prendendo letteralmente d’assalto le specialità di chef, contadini e artigiani nel cuore di Marina Centro.
Le cucine, governate per l’occasione dai migliori cuochi del panorama internazionale hanno lavorato ai massimi regimi consentiti e la richiesta è stata così alta che non è stato possibile accontentare tutto il pubblico curioso che si è alternato sotto il tendone. Per tre volte le casse hanno dovuto sospendere la vendita, causa l’esaurimento delle pietanze preparate dagli chef.
I 9.000 visitatori paganti finali, infatti, sono un risultato numerico (ed economico) ben al di là di ogni previsione più rosea della vigilia. Per tale motivo, e per evitare i disagi da ‘flusso straordinario’ per i quali l’organizzazione si scusa con il pubblico, già oggi si ipotizza per l’anno prossimo un ampliamento della superficie di preparazione e di vendita di piatti ad elevatissima complessità di elaborazione.
Riuscita la ricetta di Al Meni che ha messo insieme grandi chef internazionali, talenti della gastronomia dell’Emilia Romagna con i migliori contadini e produttori del gusto, creativi e artigiani per ritrovarsi all’ombra del grande tendone di 1500 mq, a due passi del Grand Hotel, per celebrare le eccellenze del territorio regionale insieme alla magia che accompagna l’atmosfera circense, evocatrice della migliore poetica felliniana.
All’opera per due giorni 24 chef, 100 produttori, 40 artigiani, ma anche 100 fra giornalisti, food blogger e instagramer che hanno voluto raccontare in diretta lo spettacolo delle mani e del cuore dei grandi talenti protagonisti dell’evento.
All’opera le migliori menti e mani della giovane generazione di chef. Fra loro Virgilio Martinez del Central di Lima, Matt Orlando di Amass, Samuel Nutter di Bror, Christian Puglisi di Relae, tutti dalla Danimarca con amore, ma anche Simone Tondo del Roseval parigino, Tomaz Kavcic dalla Slovenia e Er Mejor de la Gastronomia internazionale, Dario Puglia alias El Bullo Gigi da Antwerpen, Ricardo Chaneton del Mirazur, Sven Wassner dalla Svizzera, il neolondinese Leandro Carreira, che si sono uniti alla nutrita selezione degli stellati emiliano romagnoli, per cucinare per due giorni, quasi no stop, in ‘jam session’ parallele migliaia di piatti.
Dal fritto di pesce nel cono di carta di Takahiko Kondo, ai passatelli al ripieno di mora romagnola con zucchine e fiori di zucca, dal polipo allo scalogno candito col concentrato amaro di olive nere di Mathieu Rostaing e Pierre-Alexandre Brunel, già un best seller a Lyon, alla marinata di cozze e vongole di Giampaolo Raschi, passando per i ravioli di cinghiale, amarene e pesto d’olive di Isa Mazzocchi.
Grande successo anche per il mercato con 100 fra contadini e vignaioli, casari e artigiani che sul Lungomare hanno creato un percorso del gusto unico, percorrendo il quale gli avventori hanno potuto scegliere, assaporare e portarsi a casa le eccellenze del territorio. Già sabato pomeriggio alcuni produttori avevano esaurito le scorte e sono dovuti tornare in azienda per rifornirsi.
Tutto esaurito, infine, per il pic nic nel giardino del Grand Hotel che in pochi giorni ha visto esaurire i 100 posti disponibili su iscrizione.
‘Al Meni’ ha attirato la fortissima attenzione della stampa nazionale ed estera, delle tv e dei food blogger. Grande interesse anche da parte dei social media, lo spettacolo e le immagini di Al Meni è arrivato fino in Cina. Anche le telecamere della Rai, di Sereno Variabile, di Studio Aperto, Tg 4 e Canale 5 hanno acceso i riflettori sull’evento.
Non solo, dunque, un evento dedicato alla gastronomia di qualità e all’abilità ‘artistica’ di mani sapienti di chef conosciuti in tutto il mondo, ma un happening internazionale in cui il gusto si miscela con l’esaltazione della cultura culinaria, per promuovere l’identità e la forza di una città e del suo territorio.
“Rimini conquista il pubblico con ‘Al Meni’ – commenta il Sindaco Andrea Gnassi- ma la fortuna di questa iniziativa non si misura solo con i numeri, straordinari. Il successo di questa prima edizione è una dimostrazione che dalla crisi si esce facendo, che ogni città, ognuno di noi, può contribuire al rilancio del sistema Paese. Rimini, anche con ‘Al Meni’, ha messo al centro i tesori, i giacimenti naturali che ha e che, per estensione, fanno dell’Italia il Paese al mondo più ammirato per l’enorme ricchezza di prodotti enogastronomici e della cultura nel maneggiarli e proporli. L’Emilia Romagna è il cuore di tutto questo, un fattore di attrazione straordinario dal valore incalcolabile. Abbiamo spalancato questo cuore utilizzando la piattaforma dell’ospitalità che è Rimini, polo della via Emilia, con la sua vocazione turistica per proiettarci per primi verso l’occasione da cogliere che è quella dell’EXPO. Rimini, l’Italia è soprattutto questo, e non va confusa con i ‘guai sindacali’ di Pompei che impediscono in una domenica d’estate a migliaia di visitatori stranieri di visitare il sito archeologico più famoso nel mondo. C’è infine un aspetto più personale che vorrei sottolineare: l’importanza della memoria. La memoria non è solo il ricordo delle cose belle o brutte fatte o vissute, ma anche di un libro letto, di una canzone ascoltata e di un cibo assaggiato. Ecco, credo che Rimini, con ‘Al Meni’, abbia contribuito anche a tenere viva, per le generazioni nuove e quelle più avanti con l’età, la memoria del molto di buono che il nostro Paese può fare. Cosa che, a volte, in tanti dimenticano. Una nota a margine: il commissario unico di EXPO, Giuseppe Sala, ha chiesto un appuntamento ufficiale con il Comune di Rimini per definire altre forme di possibile collaborazione. Ci vedremo nei prossimi giorni”.
L’Amministrazione comunale di Rimini ringrazia tutte le donne, gli uomini, i volontari che hanno direttamente o indirettamente contribuito alla riuscita di ‘Al Meni’. Un ringraziamento anche alla Regione Emilia Romagna, Apt Servizi, a CheftoChef emiliaromagnacuochi, Slow Food Emilia Romagna e al Progetto Postrivoro che, assieme alla Strade dei vini e dei sapori di Rimini, ai partner e sponsor dell’evento, hanno contribuito al successo di questa prima edizione.
Circa 60mila persone, in un incessante flusso di turisti e residenti, hanno visitato tra sabato e domenica, da mattina a sera, il mercato dei produttori e il lab store dei designer prendendo letteralmente d’assalto le specialità di chef, contadini e artigiani nel cuore di Marina Centro.
Le cucine, governate per l’occasione dai migliori cuochi del panorama internazionale hanno lavorato ai massimi regimi consentiti e la richiesta è stata così alta che non è stato possibile accontentare tutto il pubblico curioso che si è alternato sotto il tendone. Per tre volte le casse hanno dovuto sospendere la vendita, causa l’esaurimento delle pietanze preparate dagli chef.
I 9.000 visitatori paganti finali, infatti, sono un risultato numerico (ed economico) ben al di là di ogni previsione più rosea della vigilia. Per tale motivo, e per evitare i disagi da ‘flusso straordinario’ per i quali l’organizzazione si scusa con il pubblico, già oggi si ipotizza per l’anno prossimo un ampliamento della superficie di preparazione e di vendita di piatti ad elevatissima complessità di elaborazione.
Riuscita la ricetta di Al Meni che ha messo insieme grandi chef internazionali, talenti della gastronomia dell’Emilia Romagna con i migliori contadini e produttori del gusto, creativi e artigiani per ritrovarsi all’ombra del grande tendone di 1500 mq, a due passi del Grand Hotel, per celebrare le eccellenze del territorio regionale insieme alla magia che accompagna l’atmosfera circense, evocatrice della migliore poetica felliniana.
All’opera per due giorni 24 chef, 100 produttori, 40 artigiani, ma anche 100 fra giornalisti, food blogger e instagramer che hanno voluto raccontare in diretta lo spettacolo delle mani e del cuore dei grandi talenti protagonisti dell’evento.
All’opera le migliori menti e mani della giovane generazione di chef. Fra loro Virgilio Martinez del Central di Lima, Matt Orlando di Amass, Samuel Nutter di Bror, Christian Puglisi di Relae, tutti dalla Danimarca con amore, ma anche Simone Tondo del Roseval parigino, Tomaz Kavcic dalla Slovenia e Er Mejor de la Gastronomia internazionale, Dario Puglia alias El Bullo Gigi da Antwerpen, Ricardo Chaneton del Mirazur, Sven Wassner dalla Svizzera, il neolondinese Leandro Carreira, che si sono uniti alla nutrita selezione degli stellati emiliano romagnoli, per cucinare per due giorni, quasi no stop, in ‘jam session’ parallele migliaia di piatti.
Dal fritto di pesce nel cono di carta di Takahiko Kondo, ai passatelli al ripieno di mora romagnola con zucchine e fiori di zucca, dal polipo allo scalogno candito col concentrato amaro di olive nere di Mathieu Rostaing e Pierre-Alexandre Brunel, già un best seller a Lyon, alla marinata di cozze e vongole di Giampaolo Raschi, passando per i ravioli di cinghiale, amarene e pesto d’olive di Isa Mazzocchi.
Grande successo anche per il mercato con 100 fra contadini e vignaioli, casari e artigiani che sul Lungomare hanno creato un percorso del gusto unico, percorrendo il quale gli avventori hanno potuto scegliere, assaporare e portarsi a casa le eccellenze del territorio. Già sabato pomeriggio alcuni produttori avevano esaurito le scorte e sono dovuti tornare in azienda per rifornirsi.
Tutto esaurito, infine, per il pic nic nel giardino del Grand Hotel che in pochi giorni ha visto esaurire i 100 posti disponibili su iscrizione.
‘Al Meni’ ha attirato la fortissima attenzione della stampa nazionale ed estera, delle tv e dei food blogger. Grande interesse anche da parte dei social media, lo spettacolo e le immagini di Al Meni è arrivato fino in Cina. Anche le telecamere della Rai, di Sereno Variabile, di Studio Aperto, Tg 4 e Canale 5 hanno acceso i riflettori sull’evento.
Non solo, dunque, un evento dedicato alla gastronomia di qualità e all’abilità ‘artistica’ di mani sapienti di chef conosciuti in tutto il mondo, ma un happening internazionale in cui il gusto si miscela con l’esaltazione della cultura culinaria, per promuovere l’identità e la forza di una città e del suo territorio.
“Rimini conquista il pubblico con ‘Al Meni’ – commenta il Sindaco Andrea Gnassi- ma la fortuna di questa iniziativa non si misura solo con i numeri, straordinari. Il successo di questa prima edizione è una dimostrazione che dalla crisi si esce facendo, che ogni città, ognuno di noi, può contribuire al rilancio del sistema Paese. Rimini, anche con ‘Al Meni’, ha messo al centro i tesori, i giacimenti naturali che ha e che, per estensione, fanno dell’Italia il Paese al mondo più ammirato per l’enorme ricchezza di prodotti enogastronomici e della cultura nel maneggiarli e proporli. L’Emilia Romagna è il cuore di tutto questo, un fattore di attrazione straordinario dal valore incalcolabile. Abbiamo spalancato questo cuore utilizzando la piattaforma dell’ospitalità che è Rimini, polo della via Emilia, con la sua vocazione turistica per proiettarci per primi verso l’occasione da cogliere che è quella dell’EXPO. Rimini, l’Italia è soprattutto questo, e non va confusa con i ‘guai sindacali’ di Pompei che impediscono in una domenica d’estate a migliaia di visitatori stranieri di visitare il sito archeologico più famoso nel mondo. C’è infine un aspetto più personale che vorrei sottolineare: l’importanza della memoria. La memoria non è solo il ricordo delle cose belle o brutte fatte o vissute, ma anche di un libro letto, di una canzone ascoltata e di un cibo assaggiato. Ecco, credo che Rimini, con ‘Al Meni’, abbia contribuito anche a tenere viva, per le generazioni nuove e quelle più avanti con l’età, la memoria del molto di buono che il nostro Paese può fare. Cosa che, a volte, in tanti dimenticano. Una nota a margine: il commissario unico di EXPO, Giuseppe Sala, ha chiesto un appuntamento ufficiale con il Comune di Rimini per definire altre forme di possibile collaborazione. Ci vedremo nei prossimi giorni”.
L’Amministrazione comunale di Rimini ringrazia tutte le donne, gli uomini, i volontari che hanno direttamente o indirettamente contribuito alla riuscita di ‘Al Meni’. Un ringraziamento anche alla Regione Emilia Romagna, Apt Servizi, a CheftoChef emiliaromagnacuochi, Slow Food Emilia Romagna e al Progetto Postrivoro che, assieme alla Strade dei vini e dei sapori di Rimini, ai partner e sponsor dell’evento, hanno contribuito al successo di questa prima edizione.
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