Nessuno avrebbe scommesso sulla sua presenza, dopo numerose udienze in cui era stato dichiarato contumace, invece Mario Scaramella, di sicuro fino a pochi anni fa uno dei personaggi più nominati in Repubblica, si è presentato al processo che lo vede imputato per calunnia, e il giudice ha revocato la contumacia. L’ex consulente era stato nominato esperto della sicurezza dal Congresso di Stato nel 2004, fu l’ultimo ad aver incontrato l’agente Litvinenko avvelenato col polonio, poi seguirono numerose voci e non solo sulle sue frequentazioni politiche sammarinesi, se ne parlò anche in Consiglio. Il processo di Rimini parte dall’accusa che Scaramella fece all’avvocato sammarinese Alvaro Selva di far parte di un’organizzazione internazionale, in contatto con ex agenti del Kgb, che trafficava barre di uranio. Era prevista la deposizione di Selva, ma per ragioni di tempo non ha avuto luogo, l’intera udienza è stata occupata dal funzionario della Digos che per conto della Procura di Bologna ha seguito le indagini. L’avvocato deporrà l’8 novembre. Ma per Selva l’udienza si è rivelata comunque proficua, ha potuto scambiare qualche parola col suo accusatore, ed ha messo nero su bianco, in una lettera, le sue impressioni: “Finalmente ho conosciuto Mario Scaramella – scrive – Mi è venuto incontro nei corridoi del tribunale di Rimini e mi ha detto: ‘Io non la conoscevo prima, mi dispiace di conoscerla solo oggi in tribunale’. Dopo che ho espresso il mio rincrescimento – aggiunge poi l’avvocato Selva – Scaramella ha affermato di essere un ingenuo e di aver agito sulla base di ciò che altri gli hanno detto. Ha anche detto che al processo dirà tutta la verità. Io lo spero veramente”, conclude.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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