Oltre 350 personaggi politici, della diplomazia, dell'economia da tutto il mondo – compresi nomi quali John Carey, David Cameron, Tony Blair, leader di alto livello - discutono di temi economici, di geopolitica, di sicurezza informatica. L'attenzione è chiaramente concentrata sulla situazione dell'Ucraina e sulle prospettive di una missione di “peacekeeping” nel Donbass nei prossimi due anni. Un richiamo in questo senso è arrivato anche dal presidente Putin. La Merkel è convinta che possa rappresentare un passo avanti, ma non come modo per mitigare le sanzioni. Mentre Poroshenko vede in una operazione di peacekeeping un modo per monitorare dall'interno i territori occupati e per fermare le morti di innocenti. Nell'ovest dell'Ucraina, intanto, prosegue il programma di addestramento ucraino-statunitense “Fast Trident 2017”, che coinvolge militari da 15 paesi. In tutto, sono 2500 uomini. Oltre a Ucraina e Stati Uniti, il personale militare coinvolto nelle esercitazioni viene da Canada, Bulgaria, Georgia, Estonia, Lettonia, Italia, Lituania, Moldavia, Norvegia, Polonia, Romania, Turchia, Regno Unito. I contingenti esteri più consistenti sono quelli che vengono da Canada e Stati Uniti. L'Ucraina ha poi rafforzato il controllo sui confini grazie al programma “West-2017” di Russia e Bielorussia, da 12 al 15 settembre. La Missione di Monitoraggio per i Diritti Umani dell'ONU, intanto, ha dichiarato che non ci sono passi avanti nelle indagini, ad oltre un anno dall'omicidio del giornalista Pavel Sheremet.
Sheremet è stato ucciso il 20 giugno 2016 nel centro di Kiev per l'esplosione di un'autobomba. Per le autorità ucraine l'assassinio di un giornalista viene classificata come omicidio volontario. Ogni anno, i media ucraina dimostrano nel centro di Kiev, in Piazza Indipendenza, per richiamare la necessità di indagini efficaci sui crimini contro i giornalisti. La data del 16 settembre è stata scelta perché oggi corre il 17esimo anniversario della scomparsa del famoso giornalista ucraino Georgiy Gongadze.
Dall'Ucraina, Viktoria Polishchuk
Sheremet è stato ucciso il 20 giugno 2016 nel centro di Kiev per l'esplosione di un'autobomba. Per le autorità ucraine l'assassinio di un giornalista viene classificata come omicidio volontario. Ogni anno, i media ucraina dimostrano nel centro di Kiev, in Piazza Indipendenza, per richiamare la necessità di indagini efficaci sui crimini contro i giornalisti. La data del 16 settembre è stata scelta perché oggi corre il 17esimo anniversario della scomparsa del famoso giornalista ucraino Georgiy Gongadze.
Dall'Ucraina, Viktoria Polishchuk
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