Il numero delle firme è importante, così come la sede istituzionale scelta per presentarle. Oltre 1.700 sottoscrizioni raccolte in una sola settimana, raccontano l'attaccamento dei sammarinesi alla presenza dell’Ordine religioso più antico in Repubblica, che data il suo primo insediamento a metà del XIII secolo. La petizione, ricorda una nota, ripercorre le ragioni per le quali si vuol mantenere vivo un presidio storico, culturale e religioso particolarmente radicato a San Marino e intende sottolineare quanto sia importante mantenerne memoria, patrimonio archivistico e documentale di indiscusso valore oltre che, ovviamente, poter continuare ad ospitare i Frati, che da sempre sono parte integrante della comunità sammarinese. Ma si fa presente anche l’opportunità di non rimuovere l’unica presenza francescana all’interno di uno Stato indipendente e si raccontano l'amarezza e la delusione per essere venuti a conoscenza del provvedimento soltanto dopo la sua emanazione. Dopo la presentazione dell'iniziativa alla Reggenza, il documento sarà inoltrato all’Ordine Ecclesiale e alle Autorità di competenza, nell’auspicio - rimarcano i promotori - di un positivo accoglimento dell’accorato appello. Intanto arriva il grazie per un’adesione corale davvero straordinaria, che ben mette in luce, tra l’altro, la capacità dei sammarinesi di unirsi e “fare squadra” nelle cause che riconducono al profilo identitario della Repubblica.
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