Non vi è alcuna certezza sulla paternità del crocifisso ritrovato a marzo in una cassetta di sicurezza dell’Eurocommercial Bank di Domagnano ma attribuirlo a Michelangelo è come scambiare un leone con un merluzzo. Così lo storico dell’arte Tomaso Montanari, contrario al facile sensazionalismo ingenerato da scoperte di presunti capolavori che spesso si rivelano delle bufale. La magistratura sammarinese, in ragione dell’indagine aperta, ha rifiutato di consegnare l’opera alla Procura di Torino, che l’aveva richiesta, ma il commissario della legge Rita Vannucci e il sostituto procuratore Giuseppe Ferrando si vedranno a novembre per il punto sulle indagini e forse per decidere una perizia congiunta, nonostante quella già effettuata tra il 1979 e il 1980 dal Sovrintendente Baldini dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
Riproduzione riservata ©