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Raffica di furti a Serravalle, Cailungo e Murata

5 set 2010
Raffica di furti a Serravalle, Cailungo e  Murata
Raffica di furti a Serravalle, Cailungo e Murata
Sono entrati in quattro abitazioni mentre gli occupanti stavano dormendo e solo in un caso sono stati scoperti, riuscendo però a fuggire. In via Ranco, a Serravalle, uno dei ladri è stato visto saltare nel buio, dal balcone di un appartamento al primo piano di un condominio. Ma si e’ dileguato e il testimone che l’ha intravisto non ha udito null’altro. Neppure il rumore di un’auto che si presume lo attendesse per la fuga. La gendarmeria ha ricevuto la chiamata alle 4.40 e quando la pattuglia si è portata sul posto non sapeva ancora che la stessa banda di ladri era già entrata nelle case di altre tre famiglie di San Marino che però si sono rese conto dell’accaduto solo questa mattina al risveglio.
In Via Ranco è stato portato via solo un portafoglio, mentre a Cailungo, in due distinte abitazioni – tra via Cibrario e San Rocco – i topi d’appartamento hanno trovato le chiavi e quindi rubato una Audi A6 –con targa rsm - e una Bmw X6 - con targa tedesca – oltre ad un orologio ed effetti personali di valore. Nei paraggi la gendarmeria ha rinvenuto una Audi A6 grigia che era stata rubata a campobasso il 24 agosto e all’interno della vettura è stato trovato il portafoglio rubato in via Ranco. Con la stessa tecnica utilizzata a Cailungo– e cioè un trapano per far saltare la serratura di casa – i ladri sono entrati anche in una villetta a Murata – al villaggio del Ghiandaio – ed hanno rubato una collana d’oro e 400 euro in contanti. Segni di effrazione, a Cailungo, anche in una quinta abitazione. In nessuna delle case in cui sono avvenuti i furti erano installati sistemi di allarme e non c’erano neppure dei cani che spesso dissuadono i malintenzionati. La banda che ha agito ha probabilmente fatto dei sopralluoghi preventivi e si è allontanata con le due auto rubate: i componenti potevano essere anche più di cinque. Non si esclude che abbiano spruzzato del narcotico nelle abitazioni prese di mira per agire indisturbati. La scientifica della gendarmeria ha eseguito rilievi delle impronte sulla A6 ritrovata a Cailungo per un confronto incrociato con il database delle forze dell’ordine italiane. Si presume si tratti di professionisti che concentrano i furti in alcune zone ben precise per poi spostarsi anche di molti chilometri per replicare lo stesso crimine secondo un copione pianificato e organizzato nei dettagli.

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