Non è probabilmente l’unica voce fuori dal coro dei contestatori, quella di Stefano Vitali, ma certe dichiarazioni a favore della Repubblica, oltre che apprezzabili, riescono a delineare con lucidità il legame di amicizia che da sempre unisce i due territori contigui. “Mi piace ricordare – osserva il Presidente della Provincia – le molte famiglie riminesi che proprio sul Titano hanno trovato rifugio dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Eppure – continua – ci unisce anche una storia di condivisione e collaborazione in molti ambiti, e che riguarda le migliaia di lavoratori frontalieri il cui futuro è oggi concretamente minacciato dall’uragano che si è scatenato a San Marino. In questo momento – sottolinea Vitali – il piccolo Stato è chiamato ad affrontare, tutte in una volta, contraddizioni e ambiguità che hanno avuto una lunga maturazione. E, come capita in queste vicende, le carte si mescolano sotto il vento della battaglia politica fino a rendere difficile distinguere il lecito dall’illecito, zone grigie e zone bianche, risanatori da responsabili. In ballo ci sono vicende che riguardano rapporti tra Stati, è chiaro, ma per Vitali non ci si può limitare a fare da spettatori. “Con San Marino – sostiene – abbiamo urgenza di ragionare sulle infrastrutture, di progettare insieme il futuro dell’Aeroporto riminese, di pensare a nuovi capitoli nello sviluppo turistico per valorizzare sia la Riviera che il Titano”. Per questo, Vitali intende chiedere ai parlamentari riminesi e al Presidente della Regione Emilia Romagna Errani di spendere ulteriori sforzi a sostegno di San Marino nelle sedi opportune.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©