Il rapporto 2016 sull'immigrazione ridimensiona alquanto il presunto allarme sugli arrivi in Italia e anzi evidenzia che il numero degli immigrati giunti sia sostanzialmente pari a quello degli italiani partiti per l'estero.
L'Italia è sempre stato un Paese di emigranti, ma forse qualcuno ormai l'ha dimenticato. Negli anni '70 partirono oltre 30 milioni di cittadini; in Argentina c'è stato un momento in cui il 36% della popolazione era italiano, contro il 32% di popolazione autoctona. Secondo il dossier sull'immigrazione, sono 5 milioni gli immigrati regolari in Italia, cifra ormai stabile e, tra l'altro, compensata dalle partenze dei ragazzi italiani verso l'estero, e si tratta di partenze qualificate: 25mila ricercatori, 3000 gli accademici.
“Il nostro Paese è incapace a valorizzare le competenze – dice Ugo Melchionda, presidente del centro studi e ricerche Idos – perché tra gli immigrati abbiamo quasi mezzo milione di laureati, 1 milione e 800mila diplomati, persone dunque già formate eppure sottoutilizzate, con conseguente spreco di competenze”.
Ma da dove arrivano gli immigrati in Italia, escludendo i 150mila rifugiati che richiedono asilo perché vittime di guerre? Non è l'Africa, come si potrebbe pensare, bensì l'Europa.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Ugo Melchionda presidente Idos centro studi e ricerche
L'Italia è sempre stato un Paese di emigranti, ma forse qualcuno ormai l'ha dimenticato. Negli anni '70 partirono oltre 30 milioni di cittadini; in Argentina c'è stato un momento in cui il 36% della popolazione era italiano, contro il 32% di popolazione autoctona. Secondo il dossier sull'immigrazione, sono 5 milioni gli immigrati regolari in Italia, cifra ormai stabile e, tra l'altro, compensata dalle partenze dei ragazzi italiani verso l'estero, e si tratta di partenze qualificate: 25mila ricercatori, 3000 gli accademici.
“Il nostro Paese è incapace a valorizzare le competenze – dice Ugo Melchionda, presidente del centro studi e ricerche Idos – perché tra gli immigrati abbiamo quasi mezzo milione di laureati, 1 milione e 800mila diplomati, persone dunque già formate eppure sottoutilizzate, con conseguente spreco di competenze”.
Ma da dove arrivano gli immigrati in Italia, escludendo i 150mila rifugiati che richiedono asilo perché vittime di guerre? Non è l'Africa, come si potrebbe pensare, bensì l'Europa.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Ugo Melchionda presidente Idos centro studi e ricerche
Riproduzione riservata ©