Una ferocia inaudita. Atti di cannibalismo sarebbero stati commessi nelle ultime settimane a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dove da diversi mesi si susseguono episodi di violenza interreligiosa e che ieri hanno portato alle dimissioni del presidente della Repubblica Michel Djotodia. A riferire dei linciaggi alla France Presse sono state alcune persone che hanno assistito di persona a numerosi episodi, a dir poco raccapriccianti, avvenuti nei quartieri nord della città. "La scena che mi si è presentata agli occhi martedì scorso è avvenuta nel quartiere Modoua - ha raccontato Jean-Sylvestre Tchya, 35 anni - Un musulmano era da poco uscito da un taxi-bus quando è stato sorpreso da un gruppo di persone che l'hanno linciato e fatto a pezzi con il machete". La stessa fonte scioccata ha poi aggiunto che uno degli aggressori ha "preso un braccio della vittima e accompagnandosi con del pane ha cominciato ad affondare i suoi denti sulla carne". Una scena che ha "fatto sentir male diverse persone presenti", ha precisato Tchya. Stando invece ad uno studente, Alain Gbabobou, "un altro aggressore, anziano, avrebbe preso la testa" della vittima, "l'avrebbe impacchettata minuziosamente, promettendo che ne avrebbe fatto buon uso". Nel corso delle violenze e dei saccheggi delle ultime settimane, l'Afp ha testimoniato numerosi episodi di linciaggio e di mutilazione dei corpi in vari quartieri di Bangui.
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