2 anni e 6 mesi di prigionia ed interdizione dalla professione, 6.000 euro di multa, ma soprattutto la condanna al pagamento dell’intera somma transitata in Repubblica: 4 milioni e 426mila euro. Il Commissario della Legge Battaglino ha accolto per intero la richiesta di pena avanzata dal Procuratore del Fisco al termine della requisitoria. Il commercialista cesenate Marco Benini, presente all’udienza, è stato dunque riconosciuto colpevole di riciclaggio per aver occultato – tramite la società sammarinese “Final Work”, di cui era amministratore unico – parte degli introiti derivanti dalla falsa segnalazione di clienti alla Banca Italease: quasi 4 milioni e mezzo di euro, per l’appunto. Testimone chiave del processo Gianluca Montanari: socio della Final Work e amministratore della società bolognese Raelle, attraverso la quale sarebbero passati i guadagni illeciti da “lavare” poi in Repubblica tramite la società sammarinese. Montanari è attualmente indagato, dalla magistratura milanese, per appropriazione indebita e associazione a delinquere: è il ramo principale dell’inchiesta Italease, quello “italiano”. Proprio per questo motivo la difesa di Benini – composta dagli avvocati Sgubbi, Mini e Selva – ritiene questa testimonianza incompatibile. Il collegio difensivo ha poi insistito sul fatto che il commercialista cesenate fosse all’oscuro della reale provenienza del flusso di denaro: una semplice testa di legno insomma. Una versione che non ha convinto il Giudice Battaglino. Ora si attende l’appello.
Gianmarco Morosini
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