Non è un fulmine a ciel sereno per gli architetti sammarinesi. E’ da tanti anni che se ne parlava. Ora, però, è un dato di fatto: l’ordine di Rimini ha deciso unilateralmente di escludere dall’albo tutti i professionisti non residenti. In pratica gli architetti del Titano non potranno più esercitare al di là del confine. La rinuncia dovrà essere comunicata entro il 31 dicembre. In caso contrario i sammarinesi dovranno versare la quota per il 2009 pur sapendo che dal 30 giugno interverrà l’esclusione automatica. In questo modo viene annullato il principio della reciprocità, considerando che i progettisti forensi possono lavorare in Repubblica dopo essersi fatti rilasciare un nulla osta.
La notifica, giunta due giorni fa, ha lasciato perplesso l’ordine, anche perché si riferisce ai soli architetti e non tocca gli ingegneri. Il presidente Fabio Marasso ricorda che San Marino era in trattativa da un anno per concordare una reciprocità di trattamento. A tal scopo era al vaglio una proposta per semplificare le procedure di scambio. Dato che era necessario una presa di posizione politica e che il Governo era caduto, era stato chiesto una dilazione dei tempi. Con questa scelta, però Rimini è venuto meno agli accordi verbali. L’ordine di San Marino non ha deciso ancora come procedere, e sta valutando il da farsi.
M.Fabbri
La notifica, giunta due giorni fa, ha lasciato perplesso l’ordine, anche perché si riferisce ai soli architetti e non tocca gli ingegneri. Il presidente Fabio Marasso ricorda che San Marino era in trattativa da un anno per concordare una reciprocità di trattamento. A tal scopo era al vaglio una proposta per semplificare le procedure di scambio. Dato che era necessario una presa di posizione politica e che il Governo era caduto, era stato chiesto una dilazione dei tempi. Con questa scelta, però Rimini è venuto meno agli accordi verbali. L’ordine di San Marino non ha deciso ancora come procedere, e sta valutando il da farsi.
M.Fabbri
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