A Roma arriva il primo no ufficiale alle Olimpiadi del 2024: non dal Campidoglio ma da Beppe Grillo. La giunta intanto cerca un nuovo assessore al bilancio, il terzo in tre mesi.
“Olimpiadi a Roma no grazie”. Sarebbe questa la risposta ufficiale del M5S all'eventualità di ospitare nella Capitale i giochi del 2024. L'ha scritta Beppe Grillo. Già sul palco di Nettuno il Movimento al gran completo aveva detto no, anche se l'unica ad avere voce in capitolo dovrebbe essere la sindaca, Virginia Raggi.
Aveva annunciato una posizione “prestissimo”, ma poi gli eventi degli ultimi giorni l'hanno travolta. Dovrebbe comunque incontrarsi col capo del Coni, Malagò, appena concluse le Paralimpiadi. In teoria, la Raggi non può opporsi alle decisioni del Movimento, pena il ritiro del simbolo, come avvenuto a Parma per il sindaco Pizzarotti.
Intanto la giunta Raggi deve trovare il terzo assessore al bilancio per iniziare a lavorare. Il secondo ritirato, Raffaele De Dominicis, a quanto pare perché indagato per abuso d'ufficio a causa della denuncia di un collega. Per l'ex procuratore regionale della Corte dei Conti, “una cosa di due anni fa, archiviata – ha detto – Non ho mai ricevuto avvisi di garanzia dalla Procura, denuncerò chiunque dirà che c'è un fascicolo a mio carico”. Ma su Facebook la sindaca aveva detto che, per il Movimento 5Stelle, non c'erano più i requisiti. Il ritiro di De Dominicis era uno dei diktat richiesti dal direttorio nazionale dei 5Stelle due giorni fa. Un altro era il passo indietro dell'assessora all'ambiente, Muraro, che però pare resti dov'è, nonostante sia a sua volta indagata. Si era chiesto anche il passo indietro del vice capo di gabinetto Raffaele Marra: andrà poco distante, a capo delle risorse umane.
Francesca Biliotti
“Olimpiadi a Roma no grazie”. Sarebbe questa la risposta ufficiale del M5S all'eventualità di ospitare nella Capitale i giochi del 2024. L'ha scritta Beppe Grillo. Già sul palco di Nettuno il Movimento al gran completo aveva detto no, anche se l'unica ad avere voce in capitolo dovrebbe essere la sindaca, Virginia Raggi.
Aveva annunciato una posizione “prestissimo”, ma poi gli eventi degli ultimi giorni l'hanno travolta. Dovrebbe comunque incontrarsi col capo del Coni, Malagò, appena concluse le Paralimpiadi. In teoria, la Raggi non può opporsi alle decisioni del Movimento, pena il ritiro del simbolo, come avvenuto a Parma per il sindaco Pizzarotti.
Intanto la giunta Raggi deve trovare il terzo assessore al bilancio per iniziare a lavorare. Il secondo ritirato, Raffaele De Dominicis, a quanto pare perché indagato per abuso d'ufficio a causa della denuncia di un collega. Per l'ex procuratore regionale della Corte dei Conti, “una cosa di due anni fa, archiviata – ha detto – Non ho mai ricevuto avvisi di garanzia dalla Procura, denuncerò chiunque dirà che c'è un fascicolo a mio carico”. Ma su Facebook la sindaca aveva detto che, per il Movimento 5Stelle, non c'erano più i requisiti. Il ritiro di De Dominicis era uno dei diktat richiesti dal direttorio nazionale dei 5Stelle due giorni fa. Un altro era il passo indietro dell'assessora all'ambiente, Muraro, che però pare resti dov'è, nonostante sia a sua volta indagata. Si era chiesto anche il passo indietro del vice capo di gabinetto Raffaele Marra: andrà poco distante, a capo delle risorse umane.
Francesca Biliotti
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