Nell'ultima analisi sui redditi societari riferiti al 2022 effettuata dalla CSDL evidenziato come il settore di alloggio e ristorazione sia "maglia nera" con il 72% delle società che dichiara redditi nulli.
"Mi sento di dire - afferma Rossano Ercolani, presidente USOT - che innanzitutto non si può fare di tutto un'erba un fascio e invece qui coinvolgono sia la nostra categoria, ma mi pare di capire anche tutti gli altri. Prima di tutto parlo per il mio settore, veniamo da un periodo covid molto difficile che ha visto i ricavi drasticamente ridursi. Per quanto riguarda i ristoranti e i bar che vengono citati quello che è il costo della materia prima in acquisto è cresciuto del 35% e non è possibile trasferire questi costi sul prezzo finale. Nella legalità poi ogni imprenditore utilizza gli strumenti fiscali che la fiscalità mette a disposizione, io quindi non capisco questo accanimento. Ad esempio, se l'azienda fa un utile di 50.000 euro e l'imprenditore si fa un emolumento amministratore di 40.000 euro l'azienda risulta guadagnare 10.000. Purtroppo se si parla soltanto citando il dato finale senza sapere le cose o andare a fondo si fanno dei bei titoli ma non si fa un bel servizio".
“Noi stiamo pagando tutti quanti le tasse - aggiunge Ercolani - e se ci sono delle verifiche ben venga. Mi sento di dire che la situazione dipinta dalla CSDL non è reale”. Il lavoro in questo periodo nel settore non manca anche se, rimarca il presidente USOT, siamo in linea con i ricavi ma non con i costi.
"Questo perché, come ho già detto, i costi sono tanto più alti. Nel settore alberghiero la lavanderia ad oggi ha dei costi esagerati, mentre due anni fa eravamo a 3/4 volte in meno. Le utenze costano il 30% in più e per noi che siamo con una marginalità del 12% quando va bene, questo vuol dire tanto".
Nel servizio l'intervista a Rossano Ercolani (Presidente USOT)