Operazione “Anabolik” dei Carabinieri di Ravenna sul traffico di sostanze dopanti, che ha portato a 100 perquisizioni, 23 arresti in tutta Italia e 76 indagati anche nelle province di Forlì, Rimini, Ferrara e Bologna. Coinvolto anche un cittadino sammarinese, al quale è stato per ora interdetto il soggiorno nel territorio italiano, ma per lui si procederà tramite rogatoria. L’indagine, coordinata dal PM Cristina D’Aniello, è diretta a far luce sull’attività di palestre, centri fitness e negozi del settore. Un buttafuori di Cervia, in provincia di Ravenna, sarebbe al centro dell’organizzazione criminale, che si è poi ramificata all’intera Emilia Romagna, a San Marino e in vaste aree di Sardegna, Lazio, Puglia e Lombardia, col reperimento e l’illecita commercializzazione di sostanze medicinali ad effetto anabolizzante o comunque incluse nelle liste dei farmaci, il cui impiego è considerato doping ai sensi di legge. Il principale indagato, secondo i Carabinieri, avrebbe gestito e coordinato un’attività di reperimento e distribuzione di anabolizzanti con un fatturato stimato tra i 250mila e i 300mila euro l’anno. I militari hanno sequestrato specialità dopanti per 13.000 euro, in gran parte steroidi anabolizzanti androgeni. Piuttosto giovane, attorno ai 30 anni, l’età media delle persone coinvolte: il più anziano ne ha 52.
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