Il Commissario Straordinario per la gestione dell'emergenza sanitaria nella Repubblica di San Marino, l'infettivologo Massimo Arlotti, commenta i dati diffusi in questi giorni su più organi di stampa e che vedono il Titano registrare statisticamente i numeri più alti al mondo per contagi e per decessi, in rapporto alla popolazione.
“Se interpretati in questa maniera, sono numeri dati a caso. Il conteggio dei nuovi positivi e dei morti avviene in maniera differente in base alla sede in cui questo viene fatto. A San Marino sono stati conteggiati tutti i decessi. 40 decessi, contati uno ad uno, e tutti morti in Ospedale. E' di ieri il comunicato dell'Istat che stima che probabilmente in Italia su 10mila persone morte non si conosce il motivo del decesso; molte di queste sono persone morte in casa, o in Ospedale, alle quali non è stato fatto un test diagnostico.
San Marino – prosegue Arlotti - è il terzo Paese al mondo per numero di tamponi fatti sulla popolazione residente, senza contare i test sierologici, ed è ovvio che più diagnostica fai, più alto è il numero di persone che risultano positive. Ma proprio questo è l'obiettivo: le persone che trovi oggi contagiate sono quelle riesci ad isolare dalla popolazione, dalla circolazione nel territorio, riducendo i rischi. Avere un numero maggiore di positivi - conclude Arlotti - è un elemento di efficienza e non un elemento di mancata capacità di gestione”.