Era il 6 maggio del 1971 quando il paese più grande al mondo e il più piccolo, si incontrarono per stabilire relazioni diplomatiche. Un anno particolarmente difficile in tutto il globo, alle prese con una crisi economica che spingerà il Presidente americano, Richard Nixon, ad annunciare la sospensione della convertibilità del dollaro in oro, mettendo fine, di fatto, al sistema monetario internazionale. Siamo in piena guerre nel Vietnam e l'Italia deve fare i conti con una forte conflittualità sociale e con i primi atti di terrorismo, che vivranno una tragica escalation fatta di omicidi e attentati di diversa matrice. I rapporti fra India e Pakistan sono al livello più alto di tensione e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite prevede una sessione di emergenza per considerare il deterioramento della situazione. In questo clima la piccola Repubblica di San Marino decide essere uno dei primi Paesi al mondo a riconoscere la grande Repubblica Popolare Cinese. “Un rapporto duraturo – ha commentato il Segretario di Stato Pasquale Valentini - che si è alimentato negli anni e che oggi costituisce un valido esempio di coesistenza armoniosa e di sostegno reciproco fra Paesi grandi e piccoli”. Oggi la Cina è la realtà con la più alta crescita economica al mondo, anche se l'andamento delle borse negli ultimi giorni danno segnali di rallentamento della sua economia e preoccupano fortemente gli operatori e gli investitori. Un partner economico a cui molti ambiscono. Il presidente dell'associazione San Marino Cina esorta le istituzioni a fare di più.
Nel video l'intervista a Gianfranco Terenzi, presidente Associazione San Marino - Cina
Sergio Barducci
Nel video l'intervista a Gianfranco Terenzi, presidente Associazione San Marino - Cina
Sergio Barducci
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