Il problema principale è quello della continuità pediatrica. Una richiesta fatta spesso dai genitori e finora rimasta inascoltata. Il segretario Mussoni apre il confronto anticipando la volontà di aprire la sanità alla cittadinanza e cambiare gli strumenti organizzativi. Tocca al direttore generale Pasini anticipare un piano di riorganizzazione del servizio per aumentare la presenza sia medica che infermieristica. Intanto a maggio partiranno i lavori di ristrutturazione degli ambulatori, fermi da 5 anni, ma “stavolta, assicura Mussoni, si faranno”. Un primo intervento per migliorare l'accoglienza, un potenziamento strutturale al quale si accompagnerà quello strumentale e dell'attività infermieristica. I genitori chiedono più disponibilità, soprattutto nel servizio di domiciliare, lamentando pediatri che non visitano a casa, pur in situazioni gravi. “E' chiaro che – ha replicato il dirigente della pediatria, Romeo – la percezione di gravita del medico non è la stessa di un genitore”. Snocciola poi numeri che parlano di un servizio di eccellenza in rapporto ai comuni limitrofi: “in due anni abbiamo ricevuto solo 6 reclami scritti. Seguiamo 4.600 bambini con il solo ospedale come punto di riferimento”, tanto che è emersa l'ipotesi di ambulatori decentrati, magari a Serravalle. “In due anni – prosegue Romeo – abbiamo dimezzato le visite specialistiche all'estero, da 454 a 220; i ricoveri in altre strutture sono passati da 23 a 6, quelli neonatali scesi a 5 lo scorso anno”. Pasini aggiunge un dato ulteriore: secondo l'Oms San Marino è al primo posto per percentuale minima di mortalità infantile. Numeri che rimandano alla qualità del servizio, sicuramente “migliorabile, dicono i responsabili, dai tempi di attesa per le urgenze alle priorità di accesso: manteniamo il dialogo aperto”.
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