E' il ritorno di un vecchio amico, quello di Monsignor Paolo Rabitti, un pastore che conosce molto bene la comunità sammarinese. Scherza con i Capitani Reggenti e dice “se per caso doveste incontrare il Papa ditegli che oggi c'eravamo tutti”. Domani la Reggenza e il Segretario agli esteri incontreranno il Pontefice e il Segretario di Stato Bertone. La Diocesi di San Marino-Montefeltro attende un nuovo Vescovo. Monsignor Rabitti non ha dubbi sul suo arrivo e gli augura di trovare una comunità vitale. La festa di San Marino, dice, è la giornata in cui si fa il ceckup della Repubblica, per verificare se siamo nella linea indicata dal Fondatore. “Portiamo il nome e la gloria di una tradizione?”, ha chiesto Rabitti.
San Marino celebra la sua storia e lo fa alla presenza dei massimi rappresentanti istituzionali e religiosi. I Capitani Reggenti prendono parte a tutti gli appuntamenti fissati dal programma delle celebrazioni, presenziando anche alla Processione con la Reliquia del Santo che si è snodata per le vie del centro storico. Molto partecipata la processione serale che ha concluso, con la messa per i giovani in Pieve, il triduo organizzato dalla Diocesi proprio in occasione della festa patronale. “Vi lascio liberi dall'uno e dall'altro uomo”. Sono queste, secondo la tradizione, le ultime parole pronunciate dal Santo Marino prima di morire, il 3 settembre del 301. Una libertà dall’uno e dall’altro uomo, intesi come l’imperatore e il Papa, diventata nei secoli, il fondamento dell’indipendenza della Repubblica.
Sonia Tura
Al termine della funzione religiosa, la teca d'argento – che contiene le reliquie del Santo Marino – è stata portata in processione per le vie del centro storico, fino a Piazza della Libertà. La Sacra Teca del 1600, tanto cara ai sammarinesi, nel dicembre di due anni fa, è tornata all'antico splendore dopo un attento restauro in un laboratorio bolognese.
San Marino celebra la sua storia e lo fa alla presenza dei massimi rappresentanti istituzionali e religiosi. I Capitani Reggenti prendono parte a tutti gli appuntamenti fissati dal programma delle celebrazioni, presenziando anche alla Processione con la Reliquia del Santo che si è snodata per le vie del centro storico. Molto partecipata la processione serale che ha concluso, con la messa per i giovani in Pieve, il triduo organizzato dalla Diocesi proprio in occasione della festa patronale. “Vi lascio liberi dall'uno e dall'altro uomo”. Sono queste, secondo la tradizione, le ultime parole pronunciate dal Santo Marino prima di morire, il 3 settembre del 301. Una libertà dall’uno e dall’altro uomo, intesi come l’imperatore e il Papa, diventata nei secoli, il fondamento dell’indipendenza della Repubblica.
Sonia Tura
Al termine della funzione religiosa, la teca d'argento – che contiene le reliquie del Santo Marino – è stata portata in processione per le vie del centro storico, fino a Piazza della Libertà. La Sacra Teca del 1600, tanto cara ai sammarinesi, nel dicembre di due anni fa, è tornata all'antico splendore dopo un attento restauro in un laboratorio bolognese.
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